Cronaca

Arrestato Buttone, aveva colpito il meccanico di Marcianise con una mazza da baseball

È stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e stalking

È stato arrestato Salvatore Buttone, 45 anni, con l’accusa di tentato omicidio e stalking nei confronti del meccanico di Marcianise, malmenato a colpi di mazza da baseball. Buttone è il fratello dell’ex camorrista, ormai pentito, Claudio Buttone, già militante nel clan dei Belforte. Fratello anche di Bruno. L’uomo, a quanto pare anche in un particolare stato di alterazione, usando una mazza da baseball ha colpito con violenza alla testa il titolare di un’officina nei pressi del campo sportivo di Marcianise a causa di una vicenda personale.

Arrestato Buttone, aveva colpito il meccanico con una mazza da baseball

Come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, Buttone ha chiesto prima delle spiegazioni all’uomo e poi, una volta che la conversazione è diventata incandescente, ha colpito la povera vittima con una mazza da baseball che già aveva portato con sé. Dopo l’aggressione, Buttone è scappato ma è stato rintracciato dai carabinieri della stazione di Marcianise. I militari hanno disposto le ricerche ed eseguito una perquisizione nell’abitazione dell’aggressore dove hanno trovato la mazza da baseball in metallo utilizzata per colpire il meccanico.

L’accusa di tentato omicidio e stalking

Abbastanza serie le condizioni del meccanico trasportato all’ospedale dove gli hanno riscontrato una lesione poi suturata con 20 punti per una “ferita lacero contusa regione frontale“.

Per il fratello del pentito è scattata l’accusa di tentato omicidio ed è stato portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di un’accusa contestata insieme al reato di stalking in quanto la vicenda, a quanto è dato sapere, scaturisce proprio dalla convinzione di Buttone dell’esistenza di una presunta relazione tra il meccanico e sua moglie, peraltro oggetto di atti persecutori da parte del coniuge.

I precedenti

Quattro anni fa Salvatore Buttone è stato condannato con sentenza definitiva per truffa. Nel 2011, invece, fu coinvolto in un’inchiesta, coordinata dalla Dda di Napoli, sulle affissioni illegali dei manifesti elettorali finita con una condanna a 8 anni di reclusione confermata poi dalla Cassazione. La convalida dell’arresto di Buttone, difeso dall’avvocato Francesco Liguori, è stata eseguita ieri dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

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