Cronaca

Emergenza Coronavirus, braccialetti elettronici, Igino Nuzzo: “Spesi tanti soldi, attivi solo 2mila”

Emergenza Coronavirus, 5000 braccialetti elettronici sono stati messi in dotazione per essere utilizzati per il controllo dei detenuti agli arresti domiciliari. A prevederla è un provvedimento firmato dal capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, d’intesa con il capo della Polizia, che individua il numero di dispositivi che possono essere utilizzati. Sulla questione interviene l’avvocato Igino Nuzzo.

Coronavirus, braccialetti elettronici per i detenuti, Igino Nuzzo: “Spesi tanti soldi ma attivati solo 2mila”

Perplesso su come viene attuato il provvedimento. Ai detenuti, a cui resta una pena definitiva con meno di 18 mesi si recano a scontare la restante parte a casa con braccialetto elettronico. Si risparmia e vi sarà meno sovraffollamento queste le motivazioni. Ma i braccialetti a fronte del 5000 detenuti censiti sono solo 920.

Ed inoltre il decreto dice che il quadro dovrà essere aggiornato periodicamente. In carcere il Covid-19 spaventa 2 volte. Spaventa i detenuti ma pure gli agenti e i secondini. L’Italia spende più di 173 milioni di euro per le cavigliere elettroniche e ne sono riusciti ad attivare 2 mila”.


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