Cronaca

Caos all’ufficio anagrafe di Caserta: scoppia la lite tra un utente in coda e una guardia giurata

Un cittadino, esasperato dalla lunga attesa, ha aggredito verbalmente la guardia e poi ha tentato di impedire la chiusura

Caos all’ufficio Anagrafe di Caserta dove nelle ultime settimane si stanno verificando liti e aggressioni, fisiche e verbali, nei confronti dei dipendenti comunali e degli addetti alla sicurezza. A generare il malcontento sono principalmente le lunghe code e i tempi di attesa interminabili che spesso sfociano in un nulla di fatto per la chiusura degli uffici. Così i cittadini sono costretti a tornare tre o quattro volte prima di poter ottenere quando necessario.

Lite all’ufficio Anagrafe di Caserta: cosa è successo

L’ultimo episodio è avvenuto due giorni fa. Come riporta Il Mattino, un cittadino, in fila da ore, è stato invitato dalla guardia giurata a uscire, insieme ad altre persone, e a tornare un altro giorno poiché era scattato l’orario di chiusura degli uffici. Il cittadino, esasperato dalla lunga attesa, ha aggredito verbalmente la guardia e poi ha tentato di impedire la chiusura del portone di ingresso, infine ha spinto l’agente che è caduto a terra. Il referto del Pronto soccorso riferisce di una contusione e ora il vigilante sta bene ma il gesto violento, fanno sapere dal Comune, resta gravissimo e va condannato.

Le reazioni

Siamo consapevoli dei disagi che si verificano quotidianamente all’ex caserma Sacchi – ammette il segretario generale Salvatore Massima la violenza non è mai giustificata. Stiamo facendo del nostro meglio per far fronte alle carenze esistenti. Nelle ultime settimane ho trasferito altri tre dipendenti dalla sede centrale a quella di via San Gennaro e io stesso sto svolgendo compiti che spetterebbero agli impiegati pur di velocizzare le pratiche. Al momento tra il settore Servizi demografici e statistica, lo Stato civile e l’ufficio elettorale ci sono in tutto 21 unità di personale mentre ne servirebbero almeno quaranta. Inutile dire che il cinquanta per cento dei dipendenti del Comune è formato da lavoratori che hanno tra i 60 e i 65 anni e quindi prossimi al pensionamento. A settembre toccherà fare i conti con nuovi collocamenti a riposo. E non oso immaginare cosa potrebbe accadere se a questi dovessero aggiungersi casi di malattia o infortunio che sono assolutamente imprevedibili“.

La soluzione per eliminare le file in strada

Intanto, come riporta sempre Il Mattino, è stata trovata una soluzione per eliminare le file in strada: “Abbiamo predisposto una nuova entrata fa notare il segretario generale – che consente ai cittadini di attendere il proprio turno nel corridoio interno, all’ombra e al coperto. Una scelta che da un lato agevola l’utenza ma che dall’altra rende più problematico il lavoro delle guardie giurate che all’orario di chiusura fanno fatica a convincere i cittadini a lasciare il palazzo con conseguenze spiacevoli, come accaduto giovedì pomeriggio. D’altronde non si può neanche pretendere che i dipendenti, in ufficio dalle 8 del mattino, si trattengano oltre l’orario previsto. Chiediamo pertanto ai cittadini una maggiore collaborazione e dal canto nostro ci impegneremo, nelle prossime settimane, a ridurre ulteriormente i disagi“.

Guardie giurate per la sicurezza dei dipendenti

L’amministrazione comunale ha prorogato – ufficialmente fino al 20 agosto – l’incarico delle guardie giurate che tuttavia, è già stato deciso, resteranno al loro posto fino alle prossime elezioni. Il servizio di vigilanza, attivato in via sperimentale il 17 agosto dello scorso anno, è stato più volte rinnovato in questi dodici mesi proprio per garantire la sicurezza dei dipendenti. Sono tre le guardie giurate, non armate, che si alternano davanti all’ingresso dell‘ex caserma Sacchi non solo per gestire e controllare gli accessi ma anche per fornire informazioni al pubblico essendo i primi a interfacciarsi con gli utenti.

Il flop dei certificati nelle edicole della città

Rischia, invece, di rivelarsi un vero e proprio flop l’iniziativa che avrebbe dovuto consentire ai cittadini di ritirare i certificati direttamente nelle edicole della città. L’idea, lanciata dallo Snag (Sindacato nazionale autonomo giornalai) nel marzo scorso, si prefiggeva proprio l’obiettivo di snellire le file all’ufficio Anagrafe. Malgrado la firma della convenzione con il Comune, il progetto sembra tuttavia ancora fermo al palo con buona pace degli edicolanti che nel frattempo hanno effettuato investimenti per attrezzarsi a svolgere il nuovo incarico.

Fonte: Il Mattino

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