Cronaca

Carcere di Santa Maria Capua Vetere, “detenuti torturati”: si indaga

È nel mirino della procuratore di Santa Maria Capua Vetere la notte post- protesta scoppiata in carcere. Raccolti i racconti di detenuti e familiari, acquisiti i video e i file audio con racconti inquietanti sui pestaggi che sarebbero avvenuti nell’istituto di pena casertano la notte del 6 aprile.

Detenuti torturati in carcere, gli indagati

57 agenti di polizia penitenziaria sono stati iscritti sul registro degli indagati per reati gravissimi che vanno dall’abuso di autorità alla violenza fino alla tortura. Saranno gli accertamenti ancora in corso a stabilire se, e in quale misura, la polizia penitenziaria ha forzato la mano dopo la protesta inscenata da oltre 600 carcerati nel bel mezzo della pandemia e dopo la positività di tre sanitari e altrettanti detenuti al covid 19.

Salvini nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si è recato al penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, dove ieri mattina, 11 giugno,  due agenti sono saliti sul tetto per protestare contro le indagini, che hanno condotto a 57 avvisi di garanzia nei confronti poliziotti penitenziari accusati di reato di tortura, violenza privata e abuso di potere dopo le denunce presentate dai familiari dei detenuti.

Salvini ha espresso solidarietà e sostegno, “quale spettacolarizzazione, portare avanti questa operazione davanti ai familiari dei detenuti. L’inchiesta? Non esiste indagare dei servitori dello Stato”. “Visto che le rivolte non le sedi con le margherite, pistole elettriche e videosorveglianza prima arrivano e meglio è”.

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