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Caserta, i redditi dei politici: quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri?

Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri comunali di Caserta? Ecco i redditi del sindaco Carlo Marino, degli assessori e dei consiglieri comunali. I redditi sono stati acquisiti dal sito ufficiale del Comune e dall’amministrazione trasparente.

Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri di Caserta?

Quasi tutti gli attuali amministratori in carica hanno pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Caserta i propri dati reddituali. Il sindaco Carlo Marino , i membri della giunta e del consiglio comunale hanno comunicato i redditi attuali e passati. Tranne qualche eccezione.

Comune di Caserta: i redditi degli amministratori

  • Carlo Marino
    • Sindaco
    • Professione: avvocato
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2017: 234.261 euro
    • Reddito 2016: 24.608 euro
    • Reddito 2015: 48.066 euro
  • Francesco De Michele
    • vicesindaco
    • Deleghe: Personale, Canile Municipale, Ecologia, Cimiteri, Lavori Pubblici
    • Professione: consulente
    • Beni immobili: tre proprietà
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2018: 48.349 euro
    • Reddito 2016: 13.598 euro
  • Emiliano Casale
    • (assessore)
    • Deleghe: Programmazione dello sviluppo produttivo della città, SUAP, Mercati, Eventi, Traffico e Mobilità con delega specifica alla Polizia Municipale.
    • Professione: personal trainer
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 2.000 euro
    • Reddito 2017: 26.452,67 euro
    • Reddito 2016: 6.837 euro
  • Maddalena Corvino
    • (assessore)
    • Deleghe: Pubblica istruzione, Politiche giovanili, Pari opportunità, Politiche dell’infanzia, Rapporti con le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado.
    • Nessuna dichiarazione
  • Dora Esposito
    • (assessore)
    • Deleghe: Servizi demografici e rapporti con il cittadino
    • Professione: impiegata
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 60.425 euro
    • Reddito 2017: 55.813 euro
    • Reddito 2016: 38.288 euro
  • Tiziana Petrillo
    • (assessore)
    • Deleghe: Rapporti con l’Università; indirizzo, valorizzazione, promozione e iniziative della città negli immobili pubblici culturali, nei siti storici e nei siti Unesco (Reggia e Belvedere); efficientamento energetico finalizzato al risparmio energetico/economico; implementazione del sistema di videosorveglianza; Unesco; reperimento fondi comunitari
    • Professione: ingegnere
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2017: 33.044 euro
    • Reddito 2016: 72.202 euro
  • Federico Pica
    • (assessore)
    • Deleghe: Programmazione finanziaria ed entrate
    • Reddito 2016: 104.587 euro
    • Reddito 2014: 116.963 euro
  • Alessandro Pontillo
    • (assessore)
    • Deleghe: Patrimonio ordinario e storico, Edilizia scolastica, Arredo Urbano, Manutenzioni, Ambiente, Impianti Sportivi
    • Professione: architetto
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: due auto
    • Reddito 2018: 44.368 euro
    • Reddito 2017: 44.218 euro
    • Reddito 2016: 22.006 euro
    • Reddito 2016: 9.822 euro
  • Maria Giovanna Sparago
    • (assessore)
    • Deleghe: Politiche di inclusione sociale, di cittadinanza attiva, politiche sul disagio, Associazionismo
    • Reddito 2018: 50.359 euro
    • Beni immobili: cinque proprietà
    • Beni mobili: un’auto
  • Michele De Florio
    • Presidente del consiglio comunale
    • Professione: avvocato
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2017: 57.760 euro
    • Reddito 2016: 30.207 euro
    • Reddito 2015: 20.890 euro
  • Pasquale Antonucci
    • Consigliere comunale
    • Professione: tenente colonnello Aeronautica Militare
    • Beni immobili: due proprietà
    • Beni mobili: tre auto
    • Reddito 2018: 80.597 euro
    • Reddito 2015: 69.514 euro
  • Francesco Apperti
    • Consigliere comunale
    • Professione: funzionario informatico, dipendente Ministero della Pubblica Istruzione
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: due auto
    • Reddito 2018: 34.083 euro
    • Reddito 2017: 22.399 euro
    • Reddito 2016: 27.762 euro
    • Reddito 2015: 23.327 euro
  • Andrea Boccagna
    • Consigliere comunale
    • Professione: pensionato
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 40.535,95 euro
  • Vincenzo Bove
    • Consigliere comunale
    • Professione: imprenditore
    • Beni immobili: tre proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 102.571 euro
    • Reddito 2014: 89.857 euro
  • Antonio Ciontoli
    • Consigliere comunale
    • Professione: dipendente Ministero dell’Economia e delle Finanze
    • Reddito 2018: 50.946 euro
    • Reddito 2015: 63.573 euro
  • Giovanni Comunale
    • Consigliere comunale
    • Professione: libero professionista (eventi e spettacoli)
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2018: 12.706 euro
    • Reddito 2015: 14.715 euro
  • Emilianna Credentino
    • Consigliere comunale
    • Professione: disoccupato
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: un’auto
  • Antonio De Lucia
    • Consigliere comunale
    • Professione: militare
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2018: 33.151,5 euro
    • Reddito 2017: 29.405,65 euro
    • Reddito 2015: 28.597,95 euro
  • Alessio Dello Stritto
    • Consigliere comunale
    • Professione: praticante avvocato
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 14.039 euro
    • Reddito 2016: 4.889 euro
  • Roberto Desiderio
    • Consigliere comunale
    • Professione: impiegato, dipendente pubblico
    • Beni mobili: un’auto, uno scooter e una moto
    • Reddito 2018: 53.595 euro
    • Reddito 2015: 35.987 euro
  • Antonio Di Lella
    • Consigliere comunale
    • Professione: impiegato
    • Beni immobili: due proprietà
    • Reddito 2018: 44.395 euro
    • Reddito 2016: 29.191 euro
  • Matteo Donisi
    • Consigliere comunale
    • Professione: studente
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 14.143 euro
    • Reddito 2017: 14.770,14 euro
  • Antonello Fabrocile
    • Consigliere comunale
    • Professione: avvocato
    • Beni immobili: due fabbricati
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2017: 31.394 euro
    • Reddito 2016: 22.170 euro
    • Reddito 2014: 11.319 euro
  • Camillo Federico
    • Consigliere comunale
    • Reddito 2016: 34.024 euro
    • Reddito 2015: 28.185 euro
  • Nicola Garofalo
    • Consigliere comunale
    • Professione: infermiere
    • Reddito 2015: 62.008 euro
  • Lorenzo Gentile
    • Consigliere comunale
    • Professione: impiegato
    • Reddito 2015: 48.269 euro
    • Beni immobili: tre proprietà
    • Beni mobili: un’auto e uno scooter
  • Domenico Guida
    • Consigliere comunale
    • Beni immobili: due proprietà
    • Beni mobili: due auto
    • Reddito 2018: 49.301 euro
    • Reddito 2015: 46.029 euro
  • Gianluca Iannucci
    • Consigliere comunale
    • Professione: imprenditore
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2014: 61.495 euro
  • Gianfausto Iarrobino
    • Consigliere comunale
    • Professione: dirigente medico
    • Beni immobili: tre proprietà
    • Beni mobili: due auto e uno scooter
    • Redditi 2018: 89.313 euro
    • Reddito 2016: 88.037 euro
    • Redditi 2015: 97.063 euro
  • Domenico Maietta
    • Consigliere comunale
    • Nessuna dichiarazione
  • Stefano Mariano
    • Consigliere comunale
    • Professione: impiegato
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2015: 54.676 euro
  • Massimiliano Marzo
    • Consigliere comunale
    • Professione: imprenditore edile
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2016: 6.045 euro
    • Reddito 2014: 17.035 euro
  • Filippo Mazzarella
    • Consigliere comunale
    • Professione: medico in pensione
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: nessuno
    • Reddito 2018: 98.560 euro
    • Reddito 2017: 100.295 euro
    • Reddito 2016: 102.163 euro
    • Reddito 2015: 114.796 euro
  • Giovanni Megna
    • Consigliere comunale
    • Professione: avvocato
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2018: 94.369 euro
    • Reddito 2017: 98.293 euro
    • Reddito 2015: 141.851 euro
  • Norma Naim
    • Consigliere comunale
    • Professione: pensionata
    • Beni immobili: una proprietà
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2018: 90.749 euro
    • Reddito 2017: 89.010 euro
    • Reddito 2016: 83.663 euro
    • Reddito 2015: 80.462 euro
  • Peluso Roberto
    • Consigliere comunale
    • Professione: farmacista
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: due auto
    • Reddito 2017: 41.587 euro
    • Reddito 2015: 26.727,64 euro
  • Mario Alessandro Russo
    • Consigliere comunale
    • Professione: dirigente, imprenditore
    • Beni immobili: un fabbricato
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2016: 89.201 euro
    • Reddito 2015: 90.742 euro
  • Massimo Russo
    • Consigliere comunale
    • Professione: consulente del lavoro
    • Reddito 2018: 25.921 euro
    • Beni immobili: nessuno
    • Beni mobili: un’auto
  • Donato Tenga
    • Consigliere comunale
    • Professione: responsabile segreteria Economia dell’Università “Vanvitelli”
    • Beni immobili: un fabbricato
    • Beni mobili: un’auto e uno scooter
    • Reddito 2015: 34.336,23 euro
  • Francesca Trovato
    • Consigliere comunale
    • Professione: medico
    • Beni mobili: un’auto
    • Reddito 2015: 101.224 euro
  • Riccardo Ventre
    • Consigliere comunale
    • Professione: avvocato
    • Beni immobili: otto fabbricati e cinque terreni
    • Reddito 2017: 175.712 euro
    • Redito 2015: 231.518 euro
    • Reddito 2014: 259.689 euro

Perché è obbligatorio pubblicare i redditi dei titolari di incarichi politici?

Riferimento normativo:

Rif. normativo Artt. 13 e 14 D. Lgs. n. 33/2013 come modificato dall’art. 13 del d.lgs. n. 97 del 2016
Art. 13 – Obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi:
a) agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l’indicazione delle rispettive competenze;

Art. 14 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico
1. Con riferimento ai titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i propri componenti, i seguenti documenti ed informazioni:

l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo;

il curriculum;

i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;

i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;

gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;

le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio1982, n. 441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell’organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7.

1-bis. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati di cui al comma 1 per i titolari di incarichi o cariche di amministrazione, di direzione o di governo comunque denominati, salvo che siano attribuiti a titolo gratuito, e per i titolari di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti discrezionalmente dall’organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione.
2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui al comma 1 entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell’incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione ai sensi del presente comma le informazioni e i dati concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti nelle sezioni di archivio.”

Dichiarazione non obbligatoria per i comuni sotto i 15mila abitanti

N.B.: La dichiarazione ex art. 14 c.1, lett. f) D. Lgs. 33/2013 non è dovuta per i componenti degli organi di indirizzo politico nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti (Del. ANAC n. 144/2014 e n. 241/2017)

Cosa succede se non si pubblicano i dati? Le sanzioni

L’art 437 del  dlgs n. 97 /16 è intervenuto modificato l’art 46 del dlgs 33/2013 precisando che “l’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili.

Inoltre l’art. 36 della stessa legge modificando la disciplina dell’art 45 del D. Lgs.  n. 33/2013  , attribuisce ad “Anac un potere di ordine al corretto e tempestivo assolvimento degli obblighi di pubblicazione”.  Infatti  ove l’Auorità rilevi la mancata pubblicazione di atti, documenti e informazioni, ne ordina la relativa pubblicazione entro 30 giorni. Il mancato adempimento costituisce illecito disciplinare. Anac segnala l’inottemperanza all’Ufficio per i procedimenti disciplinari nonché alla Corte dei conti, ove ravvisi anche altri profili di responsabilità.

La mancata pubblicazione di tutti gli incarichi, esterni e interni, nella sezione “Amministrazione Trasparente” dell’Ente, determina l’applicazione delle sanzioni per l’avvenuta erogazione dell’indennità di risultato ai dirigenti responsabili del conferimento degli incarichi. È quanto affermato dalla Corte dei Conti con sentenza n.185/2018, la quale continua affermando che il danno discende «dalla violazione gravemente colposa di un preciso obbligo normativo, vigente all’epoca in cui la condotta è stata posta in essere, cui è conseguita una spesa indebita per l’ente locale».

Per eventuali errori, comunicazioni o segnalazioni, scrivere a direttore@occhionotizie.it

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