Cronaca

Caserta, il ritorno delle lucciole dopo il lockdown

Caserta, ritornano le lucciole dopo la fine del lockdown. Riprende a pieno ritmo il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione in strada. Da quando il 4 maggio è stato possibile uscire di casa con maggiore libertà, è riemerso progressivamente, fino a raggiungere quasi le presenze solite del pre-lockdown.

Ritornano le lucciole in strada

Le ragazze dell’Europa dell’est sono tornate tutte in strada. Quelle africane ancora no, o quantomeno in numero molto risicato rispetto al solito, ma sembra che sia solo questione di giorni. Le altre sono riapparse subito. «Le ragazze dell’est- afferma Zerillo – hanno spesso delle auto a disposizione e possono muoversi più facilmente in maniera autonoma. Quelle africane hanno mediamente una mobilità legata al trasporto pubblico o a servizi di taxi privati che le accompagnano a destinazione e tornano a prenderle. Questo non vuol dire che il grado di controllo e di sfruttamento sia minore o maggiore nell’uno o nell’altro caso, ma riguarda le modalità dell’organizzazione. È solo uno dei motivi principali per cui in questo periodo non vediamo ancora le ragazze africane costrette a prostituirsi in strada. Ci sono stati anche più controlli, più forze dell’ordine in giro. Ma è questione di tempo, perché devono riprendere a fare soldi per gli sfruttatori. Le organizzazioni le considerano come merce capace di produrre utili ed è anche per questo che sono state ridotte le violenze fisiche e riconosciute maggiori flessibilità nella restituzione del debito, per dare alle ragazze la sensazione di essere più autonome e per evitare il più possibile le denunce».

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