Cronaca

Mercato ortofrutticolo di Fondi, legami tra il clan dei Casalesi e la famiglia D’Alterio: 4 condanne

Sono quattro le condanne che il gup, Chiara Gallo, del Tribunale di Roma ha riconosciuto alle persone coinvolte nella vicenda che si è abbattuta su una società che operava nell’ambito del Mof. Durante la sentenza, il giudice ha ordinato la confisca dell’azienda “Suprema spa” e Luigi D’Alterio, come pena accessoria, ha ricevuto l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena.

Camorra al Mof, 4 condanne: i nomi

In seguito vengono riportate le condanne del Tribunale di Roma, avvenute a seguito di precedenti misure cautelari (con i sequestro preventivo dei beni del patrimonio aziendale della “Suprema spa”) da parte dei militari dell’Arma:

  • Anna D’Avia, condannata a 2 anni
  • Luigi D’Alterio, condannato a 6 anni e 4 mesi
  • Melissa D’Alterio, condannata a 3 anni e 4 mesi
  • Armando D’Alterio, condannato a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni

Armando e Melissa hanno, invece, ricevuto l’interdizione per 5 anni. Stando a quanto riportano gli inquirenti, la famiglia D’Alterio controllava l’indotto del Mof anche grazie ai legami con la camorra. Recentemente il Riesame di Latina aveva annullato il sequestro dei beni di Armando e disposto, conseguentemente, la restituzione di un appartamento, un auto berlina e di alcune polizze vita. Per l’Antimafia risultavano legami con il clan dei Casalesi nella Piana di Fondi.

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