Cronaca

Coronavirus a Caserta, maxi sequestro di mascherine non a norma

Sequestrate dalla Guardia di finanza a Caserta più di 1.600 mascherine per il coronavirus nel corso di diversi controlli volti a scongiurare episodi di frode legati alla vendita di dispositivi non sicuri, “perfino realizzati artigianalmente con materiale assolutamente inidoneo”.

Coronavirus, maxi sequestro di mascherine a Caserta

Nel dettaglio giovedì scorso le fiamme gialle della Compagnia di Caserta e di Marcianise hanno sequestrato in un magazzino di San Nicola La Strada (Caserta) 1.300 mascherine medicali pronte ad essere immesse sul mercato locale, sebbene prive della marcatura ‘CE’, obbligatoria per i dispositivi di protezione individuale venduti nell’Unione Europea quale attestazione di conformità ai rigorosi standard qualitativi di fabbricazione posti a tutela della sicurezza d’uso del prodotto e della stessa salute dei cittadini.

Quelle sequestrate, invece, risultavano anche prive di qualsivoglia indicazione relativa alle prescrizioni e modalità di utilizzo e allo stabilimento di produzione. L’imprenditore, a cui sono state comminate sanzioni per oltre 150.000 euro, non ha, tra l’altro, voluto fornire alcuna indicazione circa la provenienza lecita della merce. In un altro intervento i militari della Compagnia di Aversa ha sequestrato 90 mascherine in una parafarmacia di Trentola Ducenta. In questo caso si trattava di prodotti artigianali con un confezionamento del tutto inadeguato.

La assenza di indicazioni per le modalità di utilizzo, la falsita’ del codice a barre apposto sul foglietto illustrativo, la manifattura approssimativa con l’utilizzo di materiale sintetico di qualita’ scadente tenuto insieme da elastici di sartoria attestavano la completa inadeguatezza e illeceita’ del prodotto tanto che il titolare dell’esercizio commerciale e’ stato denunciato all’AutoritàGiudiziaria per frode in commercio.

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