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Giorgia Meloni contestata a Caserta: non si ferma e parla di Reddito di Cittadinanza

La leader di Fratelli d'Italia chiuderà la campagna elettorale all'Arenile di Bagnoli

Oggi, domenica 18 settembre, Giorgia Meloni ha tenuto il suo comizio a Caserta, in Piazza Dante. La leader è stata contestata da dei dimostranti, ma ha continuato il suo discorso.

Giorgia Meloni contestata a Caserta

La risposta della leader di Fratelli d’Italia a chi non condivide le sue idee e le sue posizioni non s’è fatta attendere: “Stanno cercando l’incidente e s’attaccano, perché noi siamo di un altro livello” ha affermato tra gli applausi scroscianti dei sostenitori accorsi nel Capoluogo.

Questa è la dimostrazione che la Lamorgese (ministro dell’Interno, nda) non sa fare il proprio lavoro, ma ce ne eravamo già accorti. L’incompetenza è una cosa, ma quando si supera un certo livello di incompetenza inizi a pensare che c’è qualcos’altro”. Non sono mancati momenti di tensione, tant’è che la Meloni ha dovuto chiedere: “Lasciateli stare. La sinistra sta cercando questo. Io non me li filo per niente”.

La candidata che aspira al ruolo di prossimo presidente del consiglio ha ringraziato la piazza piena di Caserta: “Questo entusiasmo è la risposta migliore all’odio ed alle falsità dei nostri avversari. E’ difficile per loro spiegarci come risollevare l’Italia dopo che l’hanno messa in ginocchio negli ultimi 10 anni. Loro hanno paura di perdere il sistema di potere nel quale piazzare gli amici degli amici. Ed è per questo che sono preoccupati”.

La Meloni e il Reddito di Cittadinanza

Poi ha toccato un tema caldo di questa campagna elettorale, soprattutto in Campania: il Reddito di cittadinanza. “In una regione come questa non può essere che il dato più famoso sia quello sui percettori del Reddito. Io penso che si possa fare qualcosa di giusto e di normale: lo Stato non deve mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo. Lo Stato deve fare assistenza a chi non è in condizione di lavorare; ma per chi è in condizioni di lavorare, noi crediamo che si possano mettere in piedi condizioni per garantire la dignità del lavoro, non dipendere dalla politica. Non ci credo che la Regione nella quale c’è l’università più antica del mondo, dove è nato il primo distretto tecnologico industriale, ci si acconti del reddito di cittadinanza. Meritate di più, dovete chiedere di più”.

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