Cronaca

Mare sporco in provincia di Caserta, la nota dell’Arpac: ecco dove non fare il bagno

Mare sporco a Caserta. Nelle scorse settimane molte sono state le segnalazioni di acqua in pessime condizioni sul litorale domizio, in particolar modo tra Licola Castel Volturno. L’Arpac, con una nota ufficiale, ha fatto chiarezza dopo le polemiche dei giorni scorsi.

Mare sporco a Caserta, la nota dell’Arpac

“A tre mesi dall’inizio dei controlli sulla qualità delle acque di balneazione, l’ARPAC ha prelevato oltre 1270 campioni di acqua di mare lungo l’intera costa campana. […]Il notevole incremento dei prelievi dovuti alle emergenze, è probabilmente da attribuire ad una concomitanza di fattori determinata dalle condizioni meteorologiche della primavera di quest’anno, in particolare, ai numerosi fenomeni piovosi che hanno caratterizzato il mese di maggio”.

La spiegazione

“Le acque dolci che si sono riversate in mare dalla terraferma – si legge nel documento – hanno portato nelle acque costiere rifiuti galleggianti e sostanze vegetali. Inoltre, tali apporti, hanno reso disponibili i nutrienti per la crescita microalgale. Un fenomeno rallentato per il cielo coperto e la scarsa illuminazione durante il mese di maggio, ma poi esploso con il cielo sereno di giugno. Lo sviluppo del fitoplancton (microalghe) ha fatto spesso assumere all’acqua di mare una colorazione insolita che in presenza di chiazze o strisce di schiuma ha destato nei bagnati non poco allarme”.

La balneabilità 

“Non si registrano dati sfavorevoli per la Provincia di Caserta. Per la Provincia di Napoli resta in divieto temporaneo l’acqua a sud dell’impianto di depurazione di Cuma nel Comune di Pozzuoli. Divieto anche per l’acqua denominata S.Angelo nel Comune di Serrara Fontana a causa di una presunta rottura alla condotta sottomarina ed un tratto prospiciente Via Partenope nel Comune di Napoli”.”In Provincia di Salerno, invece – prosegue il comunicato -, permangono le criticità nei Comuni di Battipaglia e Pontecagnano Faiano nei pressi delle foci dei fiumi Tusciano e Picentino”

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