Cronaca

Dramma nella notte nel Casertano, barbiere ucciso dopo una lite: “Credevo volesse farci del male” | COSA SAPPIAMO SULLA VICENDA

“Non ho capito più nulla, l’ho accoltellato varie volte. Pensavo avesse un’arma e volesse uccidere me e mio figlio”, la giustificazione del padre del 27enne

Nuovi e sconvolgenti particolari emersi sull’omicidio a Castel Volturno di Luigi Izzo, barbiere del posto. L’uomo è stato ucciso nella notte tra sabato 5 e domenica 6 novembre in seguito ad un accoltellamento all’esterno della sua abitazione. Erano le 2 circa, quando il 35enne si era mosso per raggiungere il fratello, rimasto coinvolto in una lite scoppiata in un bar della zona. Arrestati per il delitto un 50enne e il figlio 27enne. Pare che a scattare tutto sia stata una lite: “Pensavamo volesse farci del male”.

Omicidio a Castel Volturno, barbiere ucciso nella notte

Rientrati a casa, ignoti si sarebbero scagliati contro Izzo colpendolo con 6 fendenti. Uno alla gola, un altro, letale, al cuore e altri in diverse parti del corpo. Trasportato d’urgenza alla clinica Pineta Grande, il 35enne è deceduto a causa della gravi ferite riportate.

Sul posto sono giunti Polizia e Carabinieri i quali, allertati dai medici, hanno dato il via alle indagini al fine di ricostruire la dinamica dei fatti e per quale motivo Luigi Izzo è stato ferito mortalmente. Il 35enne, si apprende, era padre di tre figli piccoli.


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Il cordoglio

La notizia dell’omicidio di Luigi Izzo ha fatto il giro dei social, dove sono apparsi numerosi messaggi di cordoglio da parte di parenti ed amici. “Una notizia che mi ha spaccato il cuore, addio fratello” “Mi hai spezzato il cuore, riposa in pace” scrivono alcuni amici.

Fermato l’omicida

Luigi Izzo è stato accoltellato durante una lite da un uomo di circa 50 anni, che sembra fosse il papà del 27enne con cui la vittima stava avendo il diverbio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno portato in caserma il presunto responsabile per interrogarlo; nel presidio dell’Arma è arrivato anche il sostituto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Dalle prime informazioni sembra che l’accoltellatore abbia consegnato l’arma usata ai militari.

Nei guai anche il figlio del 50enne

L’uomo, reo confesso, è accusato di omicidio volontario. Stessa accusa nei confronti del figlio, il quale si trovava in auto  quando il genitore è sceso e ha ferito Luigi con sei fendenti.

Il movente

Secondo alcune testimoniante e le versioni fornite dagli interrogatori dei due indagati pare che tutto sia nato per un litigio scattato nei pressi di un bar dove aveva partecipato il fratello di Izzo. Il 27enne è intervenuto nella lite procurandosi qualche contusione e la rottura degli occhiali. A quel punto è arrivato anche il barbiere. Izzo avrebbe rassicurato il ragazzo che il giorno dopo sarebbero andati dall’ottico per riparare ai danni arrecati, tutto a sue spese.

La sorella del 27enne ha chiamato il padre riferendogli che alcune persone stavano picchiando il fratello. “Vogliono sparargli”, due parole per far scattare la protezione istantanea del padre. Ha preso un coltello in cucina e si è precipitato al bar dove ha preso il figlio e si è diretto a casa di Luigi.

Padre e figlio sono arrivati proprio nel momento in cui Izzo, con la moglie, stava aprendo il cancello d’ingresso dell’abitazione. Ai carabinieri e al pm il papà del 27enne ha raccontato di aver notato il barbiere che avvicinava la mano alla tasca del pantalone tanto da pensare che stesse per estrarre una pistola. “Non ho capito più nulla, l’ho accoltellato varie volte. Pensavo avesse un’arma e volesse uccidere me e mio figlio”.

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