Cronaca

Picchia la compagna fino a ridurla in stato vegetativo: poi simula una rapina | Arrestato 44enne casertano

Picchia violentemente la compagna 75enne riducendola in stato semi-vegetativo e simula una rapina: arrestato 44enne casertano

Picchia violentemente la compagna 75enne riducendola in stato semi-vegetativo e inventa un tentativo di rapina a Napoli per nascondere l’aggressione. Un 44enne casertano è stato arrestato.

Picchia la compagna fino a ridurla in stato vegetativo: poi simula una rapina

L’uomo, un 44enne originario del Casertano, Attilio I., è finito in carcere. Gli agenti della Squadra mobile di Caserta e Varese hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale procura, sezione Fasce deboli. Al 44enne vengono contestate lesioni gravissime, reato perpetrato nel luglio 2017, mentre la procura contesta il tentato omicidio.

Nell’agosto di quattro anni fa, la donna fu ricoverata presso un ospedale umbro poiché, mentre era in viaggio verso Varese, di ritorno da un soggiorno in Campania con l’uomo, era stata colta da convulsioni presentando anche una serie di ecchimosi al volto.

Secondo quanto raccontato ai medici dal convivente, alcuni giorni prima la 75enne era rimasta vittima di una aggressione a scopo di rapina a Napoli. In seguito alle lesioni interne estremamente gravi riportate, la vittima era caduta in uno stato semi-vegetativo, nel quale è ancora adesso, a causa delle quali non ha più potuto parlare né descrivere quanto le era capitato.

L’aggressione al termine di una lite

Le indagini, anche grazie alle informazioni fornite da familiari e conoscenti della donna, hanno portato a sconfessare quanto dichiarato dall’uomo, arrivando a dedurre che la 75enne era rimasta vittima di una pesante aggressione da parte del giovane compagno, esplosa probabilmente a conclusione di una lite.

È emerso, infatti, il 44enne era solito stingere rapporti con donne molto più grandi di lui e particolarmente facoltose, verso le quali manifestava forte gelosia, talvolta violenta. In base ai racconti è stato anche possibile ricostruire che la vittima, che l’uomo teneva in uno stato di continua soggezione, subiva spesso richieste di denaro da parte del compagno.

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