Cronaca

Piedimonte Matese, sequestro di beni per un giro di fatture false

Maxi sequestro di beni a Piedimonte Matese nei confronti di due imprenditori ed altre quattro persone per un giro di fatture false. Lo scorso 10 marzo, la Guardia di Finanza di Caserta ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – diretto e per equivalente – emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di sei soggetti indiziati, a vario titolo, dei reati di emissione e di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Piedimonte Matese, sequestro di beni per un giro di fatture false

Il provvedimento cautelare rappresenta l’epilogo di una complessa indagine, delegata da questo Ufficio alla Tenenza di Piedimonte Matese, volta al contrasto ed alla repressione di una sofisticata frode fiscale perpetrata attraverso l’emissione ed il successivo utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

In particolare, gli elementi raccolti nel corso dell’ attività investigativa hanno permesso di ricostruire un articolato sistema fraudolento nell’ambito del quale una società “cartiera”, con sede nella provincia di Caserta, è stata utilizzata per creare costi fittizi ed inesistenti a favore di altre due società che, a loro volta, emettevano fatture soggettivamente inesistenti nei confronti di una ulteriore società, al fine di consentire alle società beneficiarie della frode di abbattere illecitamente il debito relativo al pagamento delle imposte dirette e dell’IVA nei confronti dell’Erario.

Il raggiro

Tutte e quattro le società coinvolte nelle investigazioni, operanti nel settore della fabbricazione di calzature, pur nella distinta formale soggettività giuridica, erano riconducibili ai medesimi soggetti ed agivano, di fatto, in maniera coordinata e sotto una regia unitaria. L’importo del profitto illecito, rappresentato dalle imposte evase in conseguenza dei reati tributari ipotizzati all’esito delle indagini, è pari ad € 1.388.438,91.

Nel corso dell’esecuzione i finanzieri hanno sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili e quote societarie nei confronti delle società coinvolte e degli indagati.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali. È responsabile della redazione centrale del network giornalistico L'Occhio.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio