Cronaca

Santa Maria Capua Vetere, pasticciere si incatena all’esterno del suo locale

I due mesi di stop forzati stanno compromettendo la vita di numerose attività, scatenando un malcontento generale. Tra questi c’è Pasquale Laisa, dell’omonima pasticceria sita in corso Aldo Moro a Santa Maria Capua Vetere. L’uomo si è incatenato all’esterno del suo locale per manifestare il dissenso per la situazione, diventata insostenibile.

Pasticciere si incatena all’esterno del suo locale

«Ad oggi le regole non mi consentono di aprire. Rappresentano un’arma nei confronti della nostra categoria. Ci sono troppe spese da sostenere. Oltre alla sanificazione, c’è il problema riguardante i certificati degli operai. Dove si trova un medico che lo rilasci? Inoltre per ogni lavoratore servirebbero almeno due camici monouso al giorno. Ognuno di questi costa in media 4/5 euro. Da quando siamo chiusi – commenta Pasquale Laisa – ho gli operai a casa, due mesi di pigione arretrati, un prestito da dover pagare e bollette in arrivo».

«Spero di poter riaprire se ci sarà concesso il servizio d’asporto, altrimenti rischio di dover chiudere l’attività. In questo periodo la mia famiglia mi ha aiutato ma fino a quando posso andare avanti così?». 

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