Cronaca

Detenuto infila telefonino nell’ano e finisce in ospedale

Santa Maria Capua Vetere, detenuto nasconde telefonino nell'ano: è stato necessario l'intervento di un’ambulanza che lo ha soccorso

Shock nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove un detenuto aveva nascosto un telefonino nell’ano.  Un telefono cellulare, perfettamente funzionante, è stato sequestrato nella Casa Circondariale di S.Maria Capua Vetere dal personale di Polizia Penitenziaria. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“La Polizia Penitenziaria di S. Maria Capua Vetere non abbassa la guardia, nonostante le tante criticità, l’alto numero di detenuti positivi, i numerosi eventi critici anche violenti con aggressioni messi in atto da detenuti sempre più ribelli, la ormai cronica carenza organica, non limitano lo zelo e l’alto senso del dovere dell’ agire dei nostri Poliziotti che è garanzia alla tutela di legalità all’interno del penitenziario”, commenta il segretario nazionale per la Campania del SAPPE Emilio Fattorello.

Santa Maria Capua Vetere, detenuto nasconde telefonino nell’ano

“Ieri, nel settore Colloqui dell’istituto sammaritano, l’attenzione dei Baschi Azzurri è ricaduta su un detenuto dal fare sospetto al termine del colloquio avuto con la moglie. L’uomo, sottoposto ad un meticoloso controllo, non poteva fare altro che consegnare un cellulare che era nascosto nelle parti intime. Il detenuto veniva denunciato alla Autorità Giudiziaria competente. Il SAPPE Campania esprime il proprio compiacimento ai colleghi in servizio presso l’Istituto di Santa Maria Capua Vetere”.

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece. ricorda che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Nonostante la previsione di reato prevista dal art. 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”.

L’intervento

Come riportato da CasertaCe, è stato necessario l’intervento di un’ambulanza che lo ha soccorso e portato al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta per l’esecuzione degli esami necessari.

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