Cronaca

Le mani della camorra sul gioco d’azzardo: sequestro da 300mila euro al clan Belforte

Camorra e slot machine, sequestro da 300mila euro al clan Belforte. Nei guai tre fratelli legati al clan di Marcianise

Scatta il sequestro da 300mila euro per tre imprenditori legati al clan Belforte. In particolar modo, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito tre decreti di confisca emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di altrettanti fratelli (rispettivamente di 47, 46 e 27 anni), noti imprenditori del settore delle slot machine, ritenuti contigui al clan camorristico Belforte, fazione Maddaloni, attivo in provincia di Caserta nell’area di Marcianise e nei paesi limitrofi.

Camorra e slot machine, sequestro da 300mila euro al clan Belforte

Il provvedimento di confisca, eseguito dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Caserta e dai finanzieri della compagnia di Marcianise, fa seguito al sequestro disposto dal Tribunale sammaritano ed eseguito il 18 aprile 2019 sulla base di mirati accertamenti patrimoniali sviluppati da Polizia e Guardia di Finanza.

Nei confronti del 47enne e del 46nne, ancora detenuti, è stata inoltre disposta la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. provvedimento colpisce il patrimonio illecitamente accumulato dalla famiglia M., già in passato oggetto di analoga misura di prevenzione, i cui membri, attraverso l’interposizione fittizia di prestanomi, erano riusciti, con modalità estorsive, a riconquistare la gran parte del mercato degli apparecchi da gioco nel comune di Maddaloni e nelle zone circostanti.

Il precedente

Per tali condotte, nel maggio 2018, i fratelli M. furono colpiti da misura cautelare in carcere su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, in quanto ritenuti responsabili dei delitti di illecita concorrenza con minaccia e violenza, estorsione, intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa. I provvedimenti eseguiti hanno interessato autoveicoli, ditte individuali comprensive di beni strumentali, tra i quali 127 apparecchi da gioco già installati presso numerosi esercizi commerciali sul territorio, per un valore complessivo di 300mila euro.

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