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Serie A: i verdetti sulle prime della classe

Siamo giunti alla pausa natalizia, e dopo aver scavalcato il primo terzo del campionato, la Serie A 2020-21 è già pronta per emettere i suoi primi verdetti

Siamo giunti alla pausa natalizia, e dopo aver scavalcato il primo terzo del campionato, la Serie A 2020-21 è già pronta per emettere i suoi primi verdetti: tre mesi senza sosta, in cui le squadre hanno giocato mediamente più turni ravvicinati rispetto alle precedenti annate, e questo ha influenzato la forma fisica e la lucidità mentale dei giocatori, specialmente all’interno delle squadre partecipanti alle coppe europee, le quali a loro volta potevano però disporre di un armamentario di giocatori più vasto e profondo.

Le quote Champions League e Serie A parlano chiaro: la Juventus è una delle grandi candidate per vincere le due competizioni, con la vittoria sul Porto nell’andata degli ottavi di finale quotata addirittura 1,85, mentre la vittoria del campionato è quotata 5,00. Nonostante il forte ringiovanimento in seno alla sua guida tecnica e alla sua rosa, i bianconeri sono tra i grandi favoriti della competizione domestica insieme all’Inter, avvantaggiata però dalla contestuale continuità della guida tecnica (Antonio Conte, seppur con numerose vicissitudini) e dagli annessi rinforzi di mercato come Achraf Hakimi, che suggeriscono come l’Inter sia veramente pronta per sferrare l’attacco decisivo agli acerrimi rivali torinesi.

 

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Questo primo terzo di campionato, in questo senso, non ha disatteso tale pronostico: l’Inter è effettivamente avanti in classifica rispetto alla Juventus, che ha faticato maggiormente nel trovare una quadratura definitiva all’ampia rosa a propria disposizione e forse la sta trovando soltanto in queste settimane. In verità, anche l’Inter ha “perso” diverse preziose settimane dietro a idee tecnico-tattiche errate, ma è stata capace di tornare sulla retta via da fine ottobre e di inanellare una serie di preziosi risultati consecutivi.

La terza incomoda che nessuno si aspettava è però il Milan di Pioli: guidato da quel fenomeno là davanti chiamato Zlatan Ibrahimovic, il Milan è il vero protagonista di questi primi tre mesi di campionato avendo guidato la classifica in solitaria praticamente fin dalle prime giornate. Le prestazioni del Milan sono la riprova dell’importanza dell’aver confermato una continuità tecnica (con l’allenatore e con pochi cambiamenti in sede di mercato) tra la scorsa e la presente stagione: questo è uno dei fattori principali che sta influenzando il campionato in corso, questa è una delle principali motivazioni che hanno portato il Milan in vetta al campionato. Insieme allo svedese, la sapiente guida del “normalizzatore” Pioli ha creato una forte unità di spogliatoio e ha plasmato un’ossatura di squadra assai solida, formata da Gigio Donnarumma, la sorpresa danese Kjaer (fa stupore, invece, che il principale danese sulla bocca di tutti, Eriksen, stia deludendo in maglia nerazzurra) e il duo di centrocampo Kessiè-Bennacer.

In verità, anche le altre non stanno di certo a guardare, in una classifica che rispetto agli anni si sta rivelando più corta e quindi si sta prestando di più a cambi di posizione di giornata in giornata: la Roma di Fonseca ha disputato un ottimo inizio di stagione, così come il Napoli di Gattuso, ma entrambe le squadre si sono arenate principalmente negli scontri diretti. Inter e Juventus stanno (più o meno) confermando le attese di inizio stagione: ma c’è un Milan in più.

 

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