Cronaca

I parenti del killer dei Casalesi vivevano nelle case confiscate: scatta lo sgombero

Sgombero per i parenti di Giuseppe Setola: vivevano in case confiscate e assegnate all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione

Scatta la sgombero per i parenti di Giuseppe Setola. La Polizia di Stato di Caserta, nella giornata di martedì 23 novembre, ha proceduto allo sgombero di beni immobili, confiscati al noto Giuseppe Setola, elemento di spicco del clan camorristico dei Casalesi ed a capo dell’ala cosiddetta stragista del citato sodalizio criminale.

Casalesi, sgombero per i parenti di Giuseppe Setola

I predetti beni, nello specifico tre unità abitative ubicate nel comune di Casal di Principe in via Fellini 11 e in via Cardarelli, ed assegnate all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, risultavano occupati sine titulo da alcuni familiari di Setola nonché da cittadini stranieri, principalmente di nazionalità ghanese e nigeriana nei cui confronti sono stati avviati accertamenti onde appurare la rispettiva legittimazione a soggiornare nel territorio nazionale.

Il blitz

L’operazione diretta dal dirigente del Commissariato di Aversa ed eseguita dalla Polizia di Stato con il concorso di personale dell’Arma dei Carabinieri, dell’ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe, dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata si concludeva con la formale consegna, a cura della cennata Agenzia, degli immobili al comune di Casal di Principe. Si evidenzia il significativo valore simbolico dell’attività che ha consentito, ancora una volta, di restituire alla collettività beni sottratti in via definitiva alla criminalità organizzata.

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