Castel Volturno diventa punto fondamentale per il traffico internazionale di droga, infatti sono stati scoperti 6 quintali di cocaina diretti in Australia. Sono 28 le persone finite in carcere, tra cui “il re della cocaina”, Raffaele Imperiale, che recentemente è stato estradato da Dubai.
Traffico internazionale di droga, cocaina diretta in Australia
Sono finite in carcere 28 persone tra cui “il re della cocaina” Raffaele Imperiale. Secondo i riscontri degli organi inquirenti, una spedizione di 600 chili di cocaina è partita dal litorale casertano e poi è stata imbarcata dal porto di Napoli, occultata in un carico di pietre, con direzione Sydney. Una nuova rotta del narcotraffico.
Un affare enorme per i narcos napoletani arrestati. Le indagini hanno permesso di svelare l’operatività di un sodalizio criminale, guidato da Imperiale e con base operativa in provincia di Napoli, dedicato all’introduzione sul territorio nazionale (e all’esportazione verso altri paesi, tra cui l’Australia) di ingenti partite di cocaina.
Il trasporto di droga
Il re della cocaina ha fatto in modo che lo stupefacente proveniente dal Sud America, nascosto all’interno di container, raggiungesse via mare i principali scali marittimi commerciali europei grazie ad e alleanze intrecciate, a partire da gennaio 2017, con narcotrafficanti sudamericani ed europei di primissimo livello: sia colombiani delle famigerate formazioni paramilitari conosciute come clan del Golfo, sia olandesi di origine marocchina che, nel frattempo, si affermavano sulla scena tra i principali gruppi criminali nel controllo del traffico di cocaina dal Sudamerica nei porti di Rotterdam e Anversa, sia irlandesi.
Giunto sulla terra ferma, la droga veniva prelevata e trasportata su gomma da autotrasportatori compiacenti, per essere occultato all’interno di depositi, covi e nascondigli nella disponibilità dell’organizzazione, ubicati in Campania, Calabria, Emilia Romagna e Lazio.
