Cronaca

Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: Procura propone 32 patteggiamenti

Il Pm Alessandro Milita ha proposto 32 patteggiamenti per per le posizioni più marginali nel corso dell'udienza preliminare sui pestaggi ai danni dei detenuti avvenuti il 6 aprile 2020

Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il Pm Alessandro Milita ha proposto 32 patteggiamenti per le posizioni più marginali nel corso dell’udienza preliminare sui pestaggi ai danni dei detenuti avvenuti il 6 aprile 2020. Milita, come riporta Il Mattino, ha proposto pene da un anno e otto mesi a due anni con la condizionale per quegli agenti “responsabili di condotte di lieve gravità“, che ora dovranno decidere se accettare la proposta, poi sarà il giudice per l’udienza preliminare Pasquale D’Angelo ad avere l’ultima parola.

Pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: il processo

Restano fuori gli imputati di peso come gli ufficiali della Polizia PenitenziariaPasquale Colucci, Gaetano Manganelli, Anna Maria Costanzo, o l’ex provveditore regionale alle carceri Antonio Fullone La scelta della Procura, ha spiegato Milita, ha lo scopo di snellire un procedimento già peraltro corposo, visto che con gli imputati, sono un centinaio le parti civili che questa mattina lo stesso gup, sciogliendo la riserva, ha autorizzato a partecipare al processo: accanto agli 89 detenuti vittime dei pestaggi (gli ultimi tre si sono costituiti stamani), il magistrato ha ammesso anche il garante nazionale e quello regionale dei detenuti, le quattro associazioni che avevano fatto richiesta di costituirsi (Antigone, Carcere possibile, Agad onlus, Abusi in divisa), ed enti come l’Asl e il Ministero di Grazia e Giustizia.

La prossima udienza

D’Angelo deciderà invece nell’udienza calendarizzata per il 15 febbraio se autorizzare una ventina di parti civili che ne hanno fatto richiesta – tutti detenuti tranne un’associazione – a citare lo stesso Ministero retto da Marta Cartabia come responsabile civile; il gup ha concesso tempo fino all’otto febbraio alle parti civili per depositare richiesta e farsi autorizzare a citare il Ministero per le condotte degli agenti.

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