Cronaca

Roberto Fusciello morto dopo una testata al volto: gli organi saranno donati

È morto dopo due giorni di ricovero Roberto Fusciello, il 46enne colpito con una testata al volto nella serata di domenica, a Cellole, in provincia di Caserta: gli organi saranno donati. L’aggressione, scatenata da futili motivi, si è consumata all’esterno di un esercizio commerciale in via Freda.

Cellole, morto Roberto Fusciello era stato colpito con una testata al volto

L’aggressore di Roberto Fusciello, un uomo di 44 anni di Cellole, è stato tratto in arresto poco dopo il fatto. Il 46enne è deceduto ieri, 16 gennaio, dopo aver lottato tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca.

La violenta aggressione è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso dei negozi che si trovano in via Freda, a Cellole. Nelle immagini si vede il 44enne, nel corso del litigio, colpire prima con schiaffi e pugni e poi con una testata al volto Roberto Fusciello. Il 46enne cade poi a terra perdendo i sensi.

Il cordoglio

Tra i tanti messaggi di cordoglio apparsi sui social vi è anche quello del Sindaco di Cellole, Guido Di Leone ha scritto:

La nostra Comunità deve fermarsi in un momento di riflessione, ma soprattutto di silenzio, perché ora ogni parola è superflua. Ma cosa siamo diventati? Dove sono i valori e il vero rispetto? Chi sceglie la strada della violenza e del non controllo, dove crede di arrivare? Il mio appello va soprattutto ai giovani e alle famiglie, fermatevi e riflettete sul vostro futuro, ci saranno strade che non avranno mai la luce.
Non doveva accadere, ma ancora una volta siamo qui a piangere un nostro fratello, un nostro amico, un nostro concittadino. Perché? È impossibile accettare tutto questo. Via da qui chi non rispetta e chi non è una persona perbene. Roberto Fusciello è volato in cielo, ha dovuto lasciare la sua famiglia, non per sua scelta. Condanno ogni episodio di violenza. Sono vicino alla Famiglia Fusciello in questo momento di immenso dolore. Fermiamoci tutti e riflettiamo su cosa vogliamo essere. Fai buon viaggio Roberto, vola alto.

La donazione degli organi

Nel pomeriggio di ieri, martedì 16 gennaio, si è insediata la commissione per l’accertamento della morte cerebrale, dopo il tempo di osservazione di sei ore, è stato dichiarato morto. Nel contempo è stata avviata la procedura di mantenimento in vita e conservazione degli organi. Già in corso gli esami di istocompatibilità genetica previsti in casi del genere. Dopo il consenso della magistratura, si procederà all’espianto essendo Roberto un donatore istritto all’Aido.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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