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Elezioni comunali 2022 a Bellona: il sindaco è Giovanni Sarcinella. I voti ai candidati consiglieri

I voti ai candidati consiglieri

Il nuovo sindaco di Bellona è Giovanni Sarcinella. Si è votato il 12 giugno, per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale: ecco i risultati delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale ed i voti ai candidati consiglieri.

Elezioni comunali 2022 a Bellona: eletto sindaco Giovanni Sarcinella


I voti ai candidati consiglieri e alle liste

Candidato sindaco Giovanni Sarcinella 2.170 voti

Lista Progetto Bellona

  • Filippo Abbate  1070 voti (eletto)
  • Gilda De Crescenzo 264
  • Angela Di Nuzzo 235
  • Patrizia Di Resta 305 (eletta)
  • Luigi Fabio Fasulo 313 (eletto)
  • Francesco Graziano 265 (eletto)
  • Giorgio Magliocca 120
  • Benedetto Natale 341
  • Concetta Salerno 440 (eletta)
  • Filomena Sgueglia 307 (eletta)
  • Laura Norcia 402 (eletta)
  • Vincenzo Vigliucci 230

Candidato sindaco Maria Celeste Cafaro 615 voti

Lista Bellona in Movimento

  • Rosanna Antinolfi 65
  • Emma Aurilio 253 (eletta)
  • Dario Aurilio 207 (eletto)
  • Jezim Aslani 13
  • Antonio Coppola 84
  • Pasquale Della Cioppa 71
  • Andrea Di Dario 144
  • Manuela Di Maria 15
  • Lorenza Cafaro 16
  • Francesco Musella 26
  • Michele Papale 15
  • Marianna Rossi (detta Annetta) 184 (eletta)

TUTTI I SINDACI ELETTI IN PROVINCIA DI CASERTA 


In provincia di Caserta le urne sono state urne aperte per i cittadini di 17 comuni: Alvignano, Bellona, Calvi Risorta, Capua, Dragoni, Falciano del Massico, Gallo Matese, Liberi, Mondragone, Pastorano, Pietramelara, Portico di Caserta, Recale, San Giorgio Matese, Teano, Vairano Patenora e Valle di Maddaloni.

Come funziona il quorum

Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento.




 

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