Indagato il 17enne che avrebbe aggredito Giovanni Sasso, il commerciante di Cellole morto in seguito ad una spinta al culmine di una lite per delle noccioline. “Evento di morte come conseguenza non voluta del reato di lesioni personali”, è questo quanto dichiara la Procura per i minorenni di Napoli. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Giovanni Sasso morto dopo una spinta, indagato 17enne: “Non voleva ucciderlo”
“Evento di morte come conseguenza non voluta del reato di lesioni personali“, è questo il reato per il 17enne M.E. accusato della morte del 43enne in coma dopo una spinta e deceduto dopo otto giorni nella clinica di Pineta Grande.
Il commerciante secondo quanto ricostruito era stato trasportato d’urgenza in ospedale nella giornata di venerdì dopo aver violentemente la testa a terra al termine di una lite con il 17enne e lo zio di quest’ultimo. La Procura questa mattina dovrebbe formulare l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima. Intanto ieri sono già apparsi i manifesti per i funerali: “Giovanni, tragicamente è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, le esequie avranno luogo a data da destinarsi”.
La dinamica
Tutto sarebbe nato da una discussione per alcune bucce di noccioline che il ragazzo e lo zio avrebbero continuato a buttare nei pressi della sua attività. A lamentarsi sarebbe stata la compagna. Oltre alle diverse versioni si apprende che la lite sarebbe poi proseguita davanti al negozio di una vicina barberia. Il titolare avrebbe iniziato a togliere le bucce con una scopa ma, una volta giunto Sasso sul posto, ci sarebbero state spinte reciproche tra il commerciante e il minore. Quest’ultimo avrebbe reagito con un pugno a un colpo ricevuto con la mazza di una scopa ma, va detto, c’è anche una versione in cui si parla di un colpo di mano che il giovane avrebbe dato al commerciante (e non un pugno) mentre schivava un colpo di paletta, quella per raccogliere l’immondizia. A questo punto il commerciante avrebbe fatto due passi indietro, perdendo l’equilibrio e inciampando per poi battere la testa violentamente: un colpo che si è rivelato fatale.
