Cronaca

Pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, parlano i detenuti in isolamento dopo una falsa relazione

Al maxi-processo per il pestaggio avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020, nella giornata di ieri, ha parlato il testimone Massimo Flosco ora ai domiciliari ad Arzano e tra le vittime delle violenze avvenute nel penitenziario casertano. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il contro-esame per il testimone Flosco

Prima di rispondere alla difesa, il pubblico ministero ha concluso il suo esame che la scorsa udienza fu toccante e imbarazzante per il testimone che dichiarà una sodomizzazione con il manganello subita dal fratello da un agente. Una violenza commessa su una persona sofferente di crisi epilettiche e anche con qualche problema psichiatrico. Il teste ha ribadito quando riferito nel corso dell’esame indicando almeno tre agenti riconosciuti tra cui il comandante Manganelli e la commissaria Costanzo.

Una testimonianza diversa dal detenuto Baia che aveva inanellato una serie di ‘non ricordo’, con atteggiamento indispondente. Flosco è tra i 14 detenuto che furono posti in isolamento perché ritenuti i promotori della protesta del giorno prima.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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