Cronaca

Follia a Maddaloni, marito istalla le telecamere nella palestra della moglie

Follia a Maddaloni dove un marito folle di gelosia è arrivato a far istallare le telecamere nella palestra della moglie. L’uomo era convinto che la donna lo potesse tradire.

Marito istalla le telecamere nella palestra della moglie

Ieri i carabinieri della stazione di Maddaloni, guidata dal maresciallo Domenico Di Carluccio, ha messo fine all’incubo di una 50enne, titolare di una palestra nel capoluogo, costretta a subire per mesi le angherie del marito.

Abusi sessuali, percosse, minacce e  non solo. La follia del marito, R.F., si era spostata anche sull’attività lavorativa della donna. Era ossessionato dall’idea che lei potesse tradirlo e per questo voleva seguire minuto per minuto i movimenti della moglie. Mai le avrebbe pensato però di essere ripresa anche al lavoro.

Telecamere in palestra

Lo scorso giugno la 50enne trovò nella palestra casertana dove lavora una telecamera nascosta nel frigorifero tra le lattine, nella stanza dietro la reception. Un dettaglio che avrebbe poi comunicato ai carabinieri e che ha messo in correlazione con la gelosia morbosa del consorte che voleva vedere con i suoi occhi cosa accadeva con i clienti

Una mania che sfociò in altri comportamenti assurdi. La sera prima della denuncia l’aveva portata a cena fuori, ma le fece ascoltare dal suo smartphone una conversazione captata in casa di nascosto. Nel dialogo con un’amica la moglie parlava di un cliente che non veniva in palestra, ma le aveva fatto gli auguri. Una dichiarazione innocente che bastò per scatenare la furia cieca del casertano.

L’aggressione e la denuncia

La donna provò ad allontanarsi ma lui la fermò addirittura stringendole le mani alla gola e spingendola verso il vuoto. Fu il punto di non ritorno. La donna decise di rivolgersi al centro antiviolenza Spazio Donna e, assistita dall’avvocato Martina Piscitelli, ha denunciato il marito. Ieri mattina la fine dell’incubo, con l’arresto dei carabinieri di Maddaloni su ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Ora l’uomo è in carcere per maltrattamenti, lesioni e ripetuti abusi sessuali aggravati dalla somministrazione di sostanza narcotica ai danni della propria moglie.

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