Cronaca

Il carabiniere casertano chiede perdono: domani l’udienza di convalida del fermo

Il carabiniere casertano Giuseppe Molinaro chiede perdono, domani si terrà l’udienza di convalida del fermo. Attraverso i suoi legali Molinaro ha dichiarato di essere ancora sotto shock e addolorato, per ciò che ha fatto. Le sue intenzioni erano pacifiche, non riesce a spiegarsi perché abbia agito in quel modo, però, si è assunto la completa responsabilità dell’accaduto.

Domani l’udienza di convalida del fermo del carabiniere casertano: lui chiede perdono

Si terrà domani l’udienza di convalida del fermo di Giuseppe Molinaro, in carcere da martedì sera per l’omicidio del 67enne Giovanni Fidaleo gestore di albergo di Castelforte. Molinaro deve rispondere anche del tentato omicidio di Miriam Mignano, compagna dell’albergatore. La donna è attualmente ricoverata in ospedale a Roma.

Oggi i legali di Molinaro, gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli, hanno emesso una nota che spiega che “Molinaro ha ricostruito minuziosamente i fatti e si è assunto la responsabilità dell’infausto accaduto, ripetendo incessantemente che non aveva alcuna intenzione di fare del male a nessuno”. L’uomo infatti si è avvicinato all’ingresso dell’hotel passeggiando in compagnia di Miriam Mignano, per parlare con Giovanni Fidaleo.

La nota continua: “Molinaro non riesce a spiegarsi come abbia potuto commettere un gesto così grave, tanto irrazionale e inconsulto da spezzare la vita altrui e tentare di porre fine anche alla propria. L’uomo è ancora sotto shock, è addolorato, sconvolto e profondamente pentito dell’azione commessa e chiede di essere perdonato per quanto compiuto, attendendo l’occasione per poter manifestare anche personalmente ai familiari delle vittime la propria sofferenza per l’azione realizzata“.

La vicinanza della famiglia a Giuseppe Molinaro

I legali aggiungono che “i familiari di Molinaro, la moglie Giuseppina e i figli Christian e Immacolata, seppur distrutti nel profondo e sconvolti dall’accaduto intendono manifestare la massima solidarietà e vicinanza al dolore dei familiari di Fidaleo e Mignano, per la quale pregano affinché si riprenda al più presto. Quanto accaduto ha disorientato tutte le persone che conoscono Giuseppe, carabiniere esemplare e uomo sempre pacifico e mai violento, dal quale nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto così estremo e drammatico nelle conseguenze, portando alla luce un rilevante disagio che, seppur mai giustificativo di un’azione del genere, purtroppo è in grado di rendere l’uomo vulnerabile e involontariamente distruttivo per gli altri e per se stesso“.

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