Carinola, detenuto distrugge due celle e tenta di uccidere educatrice
Un detenuto con problemi psichiatrici tenta di uccidere educatrice e distugge due celle del carcere di Carinola. La denuncia arrida da Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP: “La criminalitร in carcere fa tutto quello che fa fuori con vitto e alloggio a spese dello stato”.
Carinola, detenuto tenta di uccidere educatrice
Un detenuto napoletano ha tentato di uccidere un’educatrice nel carcere casertano: la donna รจ stata salvata in tempo grazie agli agenti Penitenziari.
โQuesto dimostra che la criminalitร nel carcere fa tutto quello che fa fuori senza alcuna limitazione di reati. Anzi, con la differenza che โdentroโ si dedica ad organizzare omicidi, spaccio di droga, aggressioni al personale, racket di estorsioni, minacce telefoniche, con vitto e alloggio a carico dello Statoโ, denuncia Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP.: โEโ purtroppo da tempo che tutto questo, con decine di kg di droga sequestrati, 800 aggressioni ad agenti, 2mila telefonini rinvenuti lโanno, insieme alla fuga del personale sanitario che ha paura per la propria incolumitร , non interessa a nessuno.
800 aggressioni allโanno ad agenti penitenziari Sui giornali fa cronaca solo lโinchiesta contro agenti accusati del reato di tortura che, nellโ80% dei casi, si risolve con il proscioglimento dei colleghi imputatiโ.
โL’aggravante รจ che se i Governi succeduti negli anni hanno tutti grandi responsabilitร per aver fatto incancrenire la situazione di mancato controllo degli istituti, il Governo attuale, piรน degli altri che lo hanno preceduto, dimostra totale disinteresse. Se qualche esponente di Governo o della maggioranza parla di carcere lo fa solo per deviare lโattenzione su falsi problemi e per rinnovare le solite promesse da marinaio.
ร piรน semplice scaricare criminali nel carcere al personale penitenziario che rischia la vita ogni giorno che dare corso a quelle soluzioni di emergenza e a breve-medio termine che abbiamo piรน volte indicato. Tra tutte: il ripristino del controllo degli istituti dove a comandare sono sempre loroโ.