Cronaca

Lutto a Caserta, il poliziotto Mirco Bellone trovato morto nel letto dalla moglie

Mirco Bellone, poliziotto originario di Caserta che da anni lavorava a Viareggio è morto nel sonno all’età di 47 anni, proprio il giorno prima di festeggiare il suo compleanno. Il dramma si è consumato nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 gennaio nella sua abitazione a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca.

Lutto a Caserta, il poliziotto Mirco Bellone morto nel sonno: aveva 47 anni

Originario di Caserta, Mirco Bellone era “figlio d’arte”, perché anche il padre era in polizia così come un fratello. Dal 1996 aveva prestato servizio alla Polstrada. Dal 2001 era in forza presso il Commissariato di polizia Viareggio.

In città aveva conosciuto e poi sposato Barbara con la quale ha avuto due bambini, Samuele e Desiree di 10 e 5 anni. Oggi, per il compleanno di Mirco, – come riportato da Il Tirreno – la moglie e alcuni colleghi stavano organizzando una festa a sorpresa.

È stata proprio la moglie a lanciare l’allarme ieri mattina vedendo che il marito che non si svegliava. Nonostante i rapidi soccorsi per il poliziotto non c’è stato niente da fare. Mirco Bellone è deceduto il giorno prima di compiere 48 anni.

Il cordoglio

Gerardo Magliulo, vice dirigente del Commissariato di Viareggio, e collega di Bellone da anni ha commentato così la terribile vicenda: “Quando mi ha telefonato un collega per avvertirmi, sono rimasto senza parole. Niente faceva presagire un epilogo del genere. Mirco non aveva mai accusato niente, e ogni settimana – lui, grande tifoso del Napoli – con altri colleghi giocava a calcetto. Sono stato tra i primi a precipitarmi a casa sua per portare conforto alla moglie. Era un ragazzo d’oro, sia sul lavoro, che fuori. Mai una discussione e non si è mai tirato indietro, sempre pronto a darti una mano. Uno spasso averlo come amico, perché era di compagnia, allegro, e sapeva farsi ben volere dai colleghi e da tutti coloro che l’hanno conosciuto. Nessuno è riuscito a spiegarsi quanto accaduto, perché con Roberto Cardile e altri colleghi giocava a calcetto ogni settimana. Un modo per stare insieme e fare quello che gli era sempre piaciuto».

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