Cronaca

Covid a Trentola Duecenta, prorogata la chiusura delle scuole: la decisione del sindaco Apicella

Chiusi anche cimiteri, parchi, circoli sociali e sedi delle associazioni

Covid a Trentola Duecenta, prorogata la chiusura delle scuole. Chiusi anche cimiteri, parchi, circoli sociali e sedi delle associazioni. Le misure drastiche adottate dal primo cittadino, Michele Apicella: “Preoccupa la curva del contagio. Tasso di positività ha superato di oltre l’80% quello della media regionale”.

Covid a Trentola Duecenta, chiuse scuole, cimiteri parchi e circoli sociali

Fino all’8 maggio è stata prorogata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. “I dati del contagio, raccolti e rappresentati all’Asl che ci ha rilasciato, ancora una volta, il parere favorevole alla chiusura delle scuole, non ci hanno lasciato alternativa, ha affermato Michele Apicella.

La decisione è stata presa anche dell’invito, pervenutomi per le vie brevi, da parte della direzione generale dell’Asl di Caserta, ad adottare provvedimenti maggiormente restrittivi, rispetto a quelli previsti per la zona gialla, vista la particolare diffusione del Covid-19 sul territorio comunale”.

Chiusi anche cimiteri, parchi e circoli sociali

Chiusi anche i cimiteri cittadini nei giorni 2, 8, 9, 15 e 16 maggioin considerazione del fatto che nei fine settimana presentano una maggiore affluenza”, precisa il sindaco. Così come restano chiusi, fino all’8 maggio, i parchi, le aree verdi, i circoli sociali e le sedi delle associazioni “per evitare il verificarsi di circostanze favorevoli al determinarsi di assembramenti”, fa sapere Apicella che aggiunge: “La fase che la nostra città sta vivendo è complessa e va gestita con la massima cautela. Occorre limitare il più possibile i contatti interpersonali e rispettare in modo puntuale le prescrizioni in vigore”.

Stop assembramenti

Il sindaco ha introdotto anche il divieto assoluto di stazionamento e assembramento nelle strade, piazze e spazi pubblici comunali. “Siamo consapevoli, dichiara Apicella, che si tratta di provvedimenti forti e che tutti siamo stanchi dell’attuale situazione e che vorremmo tornare alla normalità, ma ci conforta il dato incontrovertibile che, con la nostra coerenza e ostinazione, siamo riusciti ad evitare il diffondersi del contagio nelle scuole che sarebbe potuto dilagare alla luce dell’alto numero dei contagiati tra i ragazzi compresi nella fascia di età che va dai 6 ai 16 anni e della veloce diffusione del virus in città.

D’altronde, nei comuni vicini, dove c’è stato un ritorno a scuola e dove, comunque, i numeri non sono paragonabili ai nostri, si è dovuto correre immediatamente ai ripari ordinando chiusure a macchia di leopardo per il verificarsi di casi di positività tra alunni, docenti e personale scolastico. Spero, quindi, che si ponga fine alle sterili polemiche e che ciascuno faccia la propria parte per uscire presto, tutti insieme, da questa situazione preoccupante”.


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