Cronaca

Giuseppe Borrelli muore a 25 anni in un incidente sul lavoro a Caserta: sciopero dei metalmeccanici

Dopo il tragico incidente sul lavoro avvenuto ieri nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile a San Marco Evangelista, in cui è morto il 25enne Giuseppe Borrelli, Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato 4 ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Caserta per giovedì 14 marzo.

Incidente sul lavoro mortale a Caserta: sciopero nelle aziende metalmeccaniche

L’incidente mortale è avvenuto ieri, 12 marzo, intorno alle ore 19 nello stabilimento dell’azienda Laminazione Sottile a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta. La dinamica di quanto avvenuto non è ancora chiara.

Dalle prime informazioni emerse Giuseppe Borrelli, originario di Volla (Napoli), sarebbe stato schiacciato da un macchinario che stava utilizzando mentre era solo. I colleghi del ragazzo hanno immediatamente lanciato l’allarme allertando il 118.

Inutili i rapidi soccorsi per il giovane operaio non c’è stato nulla da fare. Per far luce sulla tragedia la procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sul corpo del giovane napoletano è stata disposta l’autopsia.


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Proclamato sciopero nelle aziende metalmeccaniche

I sindacati spiegano che Giuseppe Borrelli “aveva un contratto di staff leasing con l’agenzia Gi Group ed era impiegato da alcuni anni nello stabilimento”. Dopo l’incidente mortale Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato 4 ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Caserta per giovedì 14 marzo.

“È inaccettabile la frequenza con cui si ripetono le morti sul lavoro. La Campania è una delle principali regioni in cui si verificano incidenti mortali”, scrivono i sindacati in una nota congiunta. “Queste morti non sono delle tragiche fatalità, ma conseguenze di un sistema profondamente sbagliato, anteponendo il profitto al valore della vita – attaccano i metalmeccanici – Il sindacato ribadisce con insistenza l’investimento di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzione garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

“Non si può morire di lavoro – scrivono anche Fim, Fiom e Uilm – In un Paese civile non possono e non devono bastare gli appelli e le frasi di circostanza, ci vogliono misure atte a ridare dignità al lavoro”.

Il dolore della famiglia

“Quando siamo venuti qui fuori ai cancelli della fabbrica nessuno ci ha fatto entrare, non ci hanno dato la possibilità di entrare e vedere Giuseppe. Non ci hanno nemmeno chiamato per le condoglianze, nessuno si è fatto vivo” queste la parole di Giovanna Borrelli, sorella della vittima, riportate da Il Mattino.

Poi la nota inviata da un’agenzia di comunicazione per conto dell’azienda con la quale “Laminazione Sottile” fa sapere che “si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli, è vicina alla sua famiglia e continuerà a esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità. Lo è dagli anni della sua fondazione, anche sotto il profilo delle risorse economiche, e continuerà a esserlo nel futuro. Nell’immediatezza dell’accadimento la società si è resa subito disponibile nei confronti delle autorità incaricate di accertare le circostanze del drammatico incidente”.

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