Cronaca

Casal di Principe, suor Maria Raffaela Coppola proclamata venerabile

È stata proclamata “venerabilesuor Maria Raffaela Coppola, di Casal di Principe. Nel monastero di Santa Maria in Gerusalemme a Napoli si è svolta la cerimonia patrocinata dal comune di Casal di Principe e che ha posto la parola fine a una lunga inchiesta diocesana perseguita sulla vita, virtù e fama di santità di Suor Maria Raffaela come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Casal di Principe, proclamata venerabile suor Maria Raffaela Coppola

Un evento che ha visto la presenza del sindaco Renato Franco Natale e di una delegazione dell’amministrazione, della comunità religiosa e associazionistica, oltre a numerosi cittadini. Il primo cittadino ha spiegato: “Dopo anni di attesa e grazie alla perseveranza di don Carlo Aversano, alla presenza dell’arcivescovo di Napoli, si è chiusa la prima importante fase di inchiesta per riconoscere beata la nostra concittadina Maria Raffaella Coppola, una casalese doc la nostra città oltre agli eroi con medaglia d’oro al valor civile, come don Peppe Diana, Mimmo Noviello e i casalesi di adozione Federico del Prete, Salvatore Nuvoletta e Valerio Taglione, ora possiamo dire che abbia anche santi in questa terra conosciuta in passato per pericolose presenze criminali. La città è orgogliosa di questi straordinari casalesi“.

Chi era suor Maria Raffaela Coppola

Suor Maria Raffaela Coppola, al secolo Maria Teresa (Casal di Principe, 26 febbraio 1883 – Napoli, 4 ottobre 1922), è stata una religiosa italiana. Maria Raffaela Coppola nacque a Casal di Principe, in provincia di Terra di Lavoro, in una famiglia di agiati agricoltori con il nome di Maria Teresa Coppola. Iniziò la sua formazione cristiana in famiglia e presso le suore Figlie di Sant’Anna che la prepararono alla Prima comunione. Pur avendo un’istruzione molto bassa seppe raggiungere vette di penetrazione dello spirito, come e più di dotti teologi.

Nel 1910, dopo aver superato le remore dei genitori, Maria Teresa Coppola entrò nel Monastero delle clarisse cappuccine dette “Le Trentatré “di Napoli ed il 24 ottobre ebbe luogo la cerimonia di vestizione. L’anno seguente, come religiosa corista, diede i voti semplici e nel 1914 quelli solenni e definitivi.

A seguito dello scoppio della prima guerra mondiale ricevette il permesso dal proprio direttore spirituale di emettere il voto di “vittima espiatrice”. Il voto di vittima di Maria Raffaela è stata una scelta libera con la quale la “Vittima” si impegnava in una vita di purificazione con costante eroismo elevato a tutti i livelli[2]. Durante questi anni contrae la tisi polmonare accettando la sua infermità con umiltà e adesione alla volontà di Dio. Fu visitata più volte dal medico e santo napoletano Giuseppe Moscati.

Ormai gravemente segnata dalla Tubercolosi – l’udito l’aveva perso dopo la perforazione del timpano dell’orecchio e la vista si era indebolita al punto che non poté più leggere – morì il 4 ottobre 1922, giorno della festa liturgica di San Francesco d’Assisi (patrono e fondatore della Famiglia francescana).

Redazione L'Occhio di Caserta

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