Cronaca

Caserta, battesimi e cresime senza padrini: dissenso tra i parroci

Dissenso tra i parroci della provincia di Caserta per battesimi e cresime senza padrini. Un decreto entrato in vigore in via sperimentale a partire dalla Pasqua scorsa e che in questi mesi ha raccolto non pochi dissensi tra i fedeli delle tre Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Caserta, battesimi e cresime senza padrini: dissenso tra i parroci

Ora la decisione del vescovo Giacomo Cirulli di sospendere la presenza di padrini e madrine in occasione di battesimi e cresime provoca mugugni anche tra lo stesso clero. Nei giorni scorsi, a Roccamonfina, don Paolo Martuccelli ha celebrato un battesimo dedicando l’omelia proprio al recente provvedimento, dicendosi contrario e ponendo l’esempio di “due genitori che scelgono come padrino per il proprio figlio un mafioso che regala una pistola al bambino”.

Chiaramente la scelta del padrino di battesimo è sbagliata, e togliamo il padrino. Ma anche i genitori che hanno scelto quel padrino sono sbagliati. Allora che facciamo? Togliamo anche i genitori e il bambino rimane solo“.

La frase di don Martuccelli lascia poco spazio ad interpretazioni. Ma non è l’unico: altri sacerdoti infatti non nascondono la propria contrarietà alla cancellazione delle figure dei padrini e delle madrine.

Redazione L'Occhio di Caserta

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