CronacaPolitica

Pubblica una foto di Mussolini: “Un anno di m… per tutti i comunisti” | Assessore nella polemica

Polemica a Maddaloni per un post pubblicato sui social con una foto di Benito Mussolini da parte di un assessore. Ad essere travolto dalle polemiche è stato Claudio Marone, assessore all’Ambiente e responsabile della polizia municipale nell’amministrazione civica del sindaco Andrea De Filippo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Maddaloni, post di auguri con foto di Mussolini: assessore nella bufera

Non un semplice post di auguri di Capodanno, ma una foto di Benito Mussolini in un momento di foga oratoria, circondato da una ghirlanda di fuochi d’artificio e una scritta inequivocabile: “Che sia un anno di m… per tutti i comunisti“.

Questo il post che ha scatenato la polemica sull’assessore Claudio Marone, politico di lungo corso, medico ospedaliero, poi dirigente dell’Asl Caserta, nonché direttore dei distretti sanitari di Maddaloni e Marcianise.

Le reazioni

Ad aprire il caso politico è stato l’avvocato Alfonso Formato: “Il medico, da sempre nostalgico del ventennio fascista, con una “storia” sul proprio profilo facebook ha ben pensato di augurare un anno nefasto a tutti i comunisti, pubblicando una foto di Benito Mussolini. Non è nuovo ad uscite del genere, che creano un profondo imbarazzo al nostro Comune“.

Il consigliere comunale dell’aggregazione civica Cantiere delle idee ed ex segretario del Pd, accusa: “La storia della nostra comunità merita rispetto soprattutto da parte di chi riveste ruoli di rilevante rappresentanza istituzionale. Il sindaco De Filippo, la giunta e ad ogni singolo consigliere comunale prendano le distanze da quanto accaduto. All’assessore Marone, invece, rivolgiamo un accorato appello affinché maturi la consapevolezza di non essere all’altezza del proprio compito e di rassegnare immediatamente le dimissioni». Ma l’interessato non è affatto intenzionato a farsi “logorare dalle polemiche”.

Immediata la replica di Marone: “Per tre buoni motivi, primo perché stigmatizzo il comunismo che è l’antitesi della democrazia. Secondo, ho solo espresso il mio libero pensiero e non ho commesso nessun reato. Infine, quando non si ragiona, come insegnava Flaiano, la mamma dei fessi è sempre incinta“.

Redazione L'Occhio di Caserta

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