Cronaca

Jabil, torna l’incertezza: ulteriori cali di commesse

La vicenda della Jabil, multinazionale delle Tlc, sembra non trovare una fine. Neanche dopo l’approvazione del piano di reimpiego presentato al Mise. Scongiurati in extremis i licenziamenti ritenuti nulli per 190 addetti, al momento mancano a Marcianise dati o informative ufficiali sia sull’avvio degli strumenti per assorbire gli esuberi (esodo incentivato) sia sul numero delle adesioni del personale interessato alla ricollocazione. Soprattutto si stanno legando a filo doppio nell’ambiente le preoccupazioni di tutti i lavoratori in cig per Covid (540) che si interrogano sullo stato di salute dell’azienda, un’azienda che registra ulteriori cali di commesse, conseguenti, pesantissimi livelli di insaturazione raggiunti, una criticità che continua ad imperversare almeno da un anno, ovvero da quando Jabil ha aperto le porte ai licenziamenti di ben 350 dipendenti.

Jabil, ancora incertezze

Le tre segreterie sindacali dei metalmeccanici, in un documento diffuso ieri 22 giugno, hanno sollecitato uno screening ed una valutazione di fattibilità dei progetti delle 7 imprese che, attraverso il lavoro di Invitalia, si sarebbero dichiarate pronte alla ripartenza.
«In questa logica riteniamo fondamentale raggiungere accordi specifici – cosi spiega la nota – con la Direzione Jabil, con i soggetti imprenditoriali e con le istituzioni che a fronte delle risorse economiche disponibili possano tutelare coloro che sono interessati alla ricollocazione».

Di qui la rappresentazione di una possibile strategia tutta ancora da definire ma che si scontra inevitabilmente con i tempi ristretti imposti dal percorso di tagli che resta pur sempre dietro l’angolo. Per adesso le organizzazione sindacali si limitano (ma non possono fare altro) a confidare nel senso di responsabilità di tutti, hanno convocato per questo pure un’assemblea in fabbrica prevista per giorno 30. Si discuterà nell’occasione delle disponibilità in tema di ricollocazione offerte da aziende come Softlab dove già sono transitati in tempi non lontani almeno 100 ex Jabil, altri 100 sarebbero interessati a fare il gran passo.

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