Luigi Izzo ucciso a coltellate a Castel Volturno, la moglie in lacrime in Tribunale: “Ammazzato davanti a me”
La moglie di Luigi Izzo, il barbiere ucciso a coltellate a Castel Volturno davanti casa nel 2022, ha rilasciato la sua testimonianza nell’aula della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere dove è in corso il processo per omicidio i cui imputati sono Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio, di 49 e 30 anni.
Luigi Izzo ucciso a coltellate a Castel Volturno, la testimonianza della moglie
“Non è stato facile raccontare quello che ti hanno fatto. È una cosa che tengo solo per me. La rivivo ogni secondo, ogni santissimo giorno da quando quelle due bestie ti hanno strappato la vita. Avrei dato qualunque cosa oggi pur di essere altrove e non in quell’aula…ma ho racimolato quel po’ di forza che ad oggi mi fa vivere e ho difeso la tua vita che era anche la mia. Meritavi ogni cosa…perché eri e sei un uomo meraviglioso. Meritavi di veder crescere i nostri figli, meritavi l’amore di tutti, meritavi me, e meritavi noi 5 insieme. Io meritavo te…il nostro amore puro e immenso, un amore che poche persone provano…I nostri figli meritavano di avere un padre come te…Ma io ti porto dentro, nel cuore, nell’anima, nel sangue…tu sei negli occhi dei nostri bambini, nel sole, nella pioggia, nel vento…in ogni mio respiro per sempre…perché noi saremo sempre una cosa sola…oltre la vita, oltre la morte”. Sono queste le parole di Federica Sautto, moglie della vittima di 39 anni e padre di tre figli. La moglie, secondo le prime informazioni, ha assistito in diretta all’omicidio ed ha affidato le sue parole ad un post social dopo aver partecipato all’udienza di oggi, martedì 7 maggio, presso la Corte di Assise.
“Ho visto mio marito morire davanti a me”
“Ho visto mio marito morire davanti agli occhi – ha detto la vedova in lacrime dal banco dei testimoni – e il suo assassino andare via con le mani sporche del suo sangue”. Per il delitto sono imputati Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio, di 49 e 30 anni. Il primo è accusato di aver accoltellato Luigi Izzo. Il secondo di averlo aggredito e spintonato mentre il padre lo colpiva.
