Cronaca

Paolo Menditto ucciso a coltellate: arma e abiti gettati in due cassonetti

Emergono nuovi dettagli sul delitto di Paolo Menditto, il pusher vittima di un omicidio passionale a Caserta: secondo quanto riportato dall’odierna edizione del Mattino, il killer avrebbe gettato l’arma del delitto e gli abiti sporchi di sangue in due cassonetti.

Omicidio a Caserta, arma del delitto e abiti sporchi di sangue gettati in due cassonetti

Paolo Scarano, il militare dell’Esercito di 34 anni, ucciso mercoledì scorso con 19 coltellate il pusher nel suo appartamento aversano, resta in carcere con l’accusa di omicidio d’impeto aggravato dalla crudeltà. Esclusa invece la premeditazione.

Secondo le prime informzioni, l’indagato avrebbe commesso il reato accecato dalla gelosia dopo aver appreso del tradimento della fidanzata. Scarano sembra abbia fornito spiegazioni aggiuntive riguardo a determinati passaggi dell’interrogatorio reso davanti al pubblico ministero.

Le indagini

Intanto emergono nuovi dettagli sulle ore precedenti e successive al delitto. Nell’interrogatorio ha ammesso di assumere stupefacenti fin da giovane, circostanza che potrebbe anche far aprire un’indagine in quanto il caporale, si è arruolato svolgendo il suo servizio fino a prima dell’arresto. Tra gli aspetti, il suo invaghimento per la ragazza di 26 anni, conosciuta appena 15 giorni prima di uccidere il pusher che aveva trovato nudo alla porta quando andò a bussare per chiedere della ragazza che era salita dallo spacciatore.

Doveva acquistare una dose ma non era più scesa e, trascorsa quasi un’ora, Scarano ha deciso di salire. Purtroppo però tutto si è trasformato in tragedia. Nei giorni precedenti e successivi al delitto il killer era andato a dormire dalla madre ad Aversa ma si era sentito anche con la moglie dalla quale ha avuto due figli e dalla quale è separato da tre anni e con la sorella. Quest’ultima è stata a contattare le forze dell’ordine dopo la confessione ma le chiese anche di intercedere presso la madre per avere dei soldi per un lungo viaggio.

Il militare ha riferito che l’arma usata per uccidere il pusher, colpito davanti e dietro il corpo da 19 coltellate, lo ha gettato in un cassonetto sulla Variante mentre gli abiti che indossava in un cassonetto vicino al suo domicilio. Spunta anche un messaggio alla fidanzata: “Vergognati”.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio