Cronaca

Parco del Matese, sequestrato traliccio abusivo per le telecomunicazioni

Scoperto e sequestrato un traliccio completamente abusivo per le telecomunicazioni all’interno del Parco del Matese. E così stamane i militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese e di Alife, con l’ausilio di funzionari della Soprintendenza per il Paesaggio di Caserta e del dirigente del locale Ufficio Tecnico del Comune di Castello del Matese, sono intervenuti alla località “Pincera” in agro del comune di Castello del Matese.

Parco del Matese, sequestrato traliccio abusivo per le telecomunicazioni

In una proprietà privata, ricadente in: zona agricola “E” del P.R.G. vigente, zona di tutela di conservazione del paesaggio agricolo di declivio e fondovalle (C.A.F.) del Piano Territoriale Paesistico – Ambito Massiccio del Matese approvato con d.m. 04 settembre 2000 dal Ministero per le Attività Culturali, in area protetta Zona C “Area di Riserva Controllata” del Parco Regionale del Matese.

Nonché all’interno di una Zona Speciale di Conservazione denominata “Matese-Casertano” Sito IT8010013 della Rete Natura 2000, hanno proceduto al sequestro preventivo di una rilevante nuova infrastruttura per telecomunicazioni in fase di esecuzione. Il sequestro è stato eseguito in quanto l’iter autorizzativo dell’opera, di elevato impatto sul paesaggio e sull’ambiente, non è risultato essersi perfezionato.

L’area sequestrata

È stata sottoposta a sequestro un’area della estensione di circa 100 mq di terreno all’interno di un complesso boscato, delimitata da una recinzione in metallo zincato, rialzata con materiali di riporto con un’altezza media di 1,50 metri rispetto all’originario piano di campagna.

All’interno della quale era in corso di realizzazione, una infrastruttura per telecomunicazioni, costituita da moduli prefabbricati costituenti il basamento, sul quale è stata ancorata una struttura metallica in elevazione, avente un’altezza stimata di circa 30 metri, con funzione di sostegno delle antenne.

I responsabili sono stati denunciati in stato di libertà per aver integrato reati in materia urbanistico-edilizia, per deturpamento del paesaggio, per danneggiamento di area protetta e per deterioramento di un sito Rete Natura 2000.

Redazione L'Occhio di Caserta

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