Cronaca

Scheletro umano alla Reggia di Caserta: orrore in piazza Carlo di Borbone

Proseguono le indagini a Caserta dove, a pochi passi dalla Reggia, è stato trovato uno scheletro umano. La macabra scoperta è avvenuta nelle scorse ore in piazza Carlo di Borbone, nel quadrante su cui affaccia l’emiciclo da oltre un decennio interessato dal cantiere dell’Agenzia del Demanio per la realizzazione del nuovo Archivio di Stato come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Scheletro umano a due passi dalla Reggia di Caserta: orrore in piazza Carlo di Borbone

Lo scheletro è stato trovato da Luna, cane molecolare delle unità cinofile della Polizia di stanza a Milano Malpensa. È stata la Questura a richiedere l’intervento dopo che – lo scorso 22 ottobre – i vigili urbani, su segnalazione di alcuni turisti, avevano rinvenuto un osso, somigliante a quello di un braccio ma poi ritenuto essere appartenente a un animale. Un osso, molto verosimilmente, portato alla luce da un cane randagio.

Il sopralluogo

Si è così deciso di dare il via libera alle ricerche con le unità cinofile e alle 10 circa di mercoledì 25 ottobre, si è arrivati alla macabra scoperta. Il cane Luna si è imbattuta in dei resti umani che sarebbero lì da mesi. Il processo di decomposizione e putrefazione sarebbe stato accelerato dal caldo delle scorse settimane. Oltre alle ossa, trovati brandelli di vestiti, tra cui un jeans, e alcuni effetti personali. Tutti elementi che hanno lasciato subito supporre che si trattasse di un uomo, presumibilmente un senzatetto o un tossicodipendente che ha trovato ricovero tra le siepi per ripararsi dal caldo o per garantirsi un po’ di riservatezza considerata l’impenetrabilità di quell’area verde.

Il Dna estratto dai denti

I medici eseguiranno l’estrazione del Dna e le analisi genetico forensi presso i loro laboratori nella caserma. L’obiettivo è accertare la data e la causa del decesso, oltre a dare un nome e un’età alla vittima. L’estrazione del Dna avverrà sia tramite i resti ossei che la dentizione, essendo lo scheletro stato esposto ad agenti atmosferici che ne rendono difficoltosi gli accertamenti.

Redazione L'Occhio di Caserta

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