Cronaca

Violenze ai detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, un testimone in aula

Violenze ai detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere commesse nell’aprile del 2020: un testimone in aula racconta il salvataggio di un agente. La prossima settimana saranno due le udienze. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, un testimone in aula: “Mi ha salvato un agente”

Nella scorsa udienza è emerso il caso di un detenuto preso a calci e pugni, per alcuni interminabili minuti, da un gruppo di agenti penitenziari che “non aveva mai visto prima”. Tutto termina quando interviene uno dei pubblici ufficiali che lo ha sottratto al pestaggio riportandolo in cella e nascondendo le chiavi. A parlare è la parte civile Raffaele Mario De Luca, detenuto all’epoca dei fatti, pesantemente picchiato da come si evince dal video, da una decina di agenti nel corridorio del Penitenziario tanto da riportare la rottura del labbro ed altre lesioni.

Il testimone ha però, come spiegato precedentemente, spiegato di essere stato colpito da agenti che “non avevo mai visto prima, forse napoletani del carcere di Secondigliano visto l’accento” e che ad un certo punto “in un momento di pausa in cui non mi stavano picchiando sentii la voce della funzionaria Annarita Costanzo che diceva di fermarsi”. L’agente Mezzarano, sovrintendente della Polizia Penitenziaria imputato nel processo insieme alla funzionaria, che lo prese e lo riportò in cella, la chiuse e nascose le chiavi in modo che i suoi colleghi non potessero farmi ancora male”.

Il riconoscimento

Il testimone ha poi riconosciuto alcuni degli agenti in servizio al Penitenziario che il 6 aprile di tre anni fa pestarono alcuni dei suoi compagni. De Luca ha indicato in particolare gli imputati Angelo Bruno e Pasquale De Filippo. La parte civile ha poi riferito dell’esistenza di una “squadretta” in carcere formata da 5/6 agenti picchiatori. “Picchiavano i detenuti che davano fastidio, che insistevano per andare in infermeria o parlare con un ispettore. Quando li vedevi mettersi i guanti neri voleva dire che qualcuno doveva essere menato”.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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