Cronaca

Furto di 600mila euro da conti correnti: arrestata dipendente delle Poste

Furto di 600mila euro da conti correnti: è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari dai militari della Guardia di Finanza una dipendente delle Poste. Dovrà rispondere di peculato e autoriciclaggio.

Furto di soldi dai conti correnti, arrestata dipendente delle Poste

I finanzieri hanno eseguito l’applicazione di una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una dipendente di un ufficio postale nel Casertano. Dovrà rispondere di peculato e autoriciclaggio in quando, a seguito di un’articolata indagine, è emerso che la stessa avrebbe sottratto illecitamente da alcuni conti di ignari correntisti la somma di circa 600mila euro. L’attività investigativa è stata avviata a seguito della denuncia di un cliente casertano.

Eseguito anche un provvedimento di sequestro di circa 600mila euro. L’indagata secondo le indagini, avrebbe anche esortato telefonicamente le persone offese a non rilasciare informazioni agli inquirenti.

La nota di Poste Italiane

Poste Italiane conferma di aver individuato tempestivamente le attività illecite oggetto di indagine e di avere costantemente collaborato allo svolgimento degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine al fine di consentire l’esito positivo dell’operazione. L’Azienda ha inoltre immediatamente sospeso la dipendente e già avviato le verifiche per assicurarsi che ci siano tutte le condizioni affinché i clienti vittime dell’attività illegale possano essere rimborsati il prima possibile.

La rabbia del sindaco – avvocato

Il sindaco di San Tammaro, Vincenzo D’Angelo, aveva appreso dell’inchiesta in corso sul conto della direttrice solo pochi mesi fa, e ha dichiarato: “Mi hanno raccontato di anziani in lacrime perché avevano perso i risparmi di una vita. In paese si rincorrono voci secondo cui un’anziana abbia scoperto, chiedendo un semplice estratto conto, che la direttrice aveva comprato dei gioielli con i suoi soldi. Non so se sia vera questa circostanza, saranno le indagini poi a chiarirlo, ma è raccapricciante ciò che è successo in città ed è un’azione imperdonabile“.

Come riporta Il Mattino, tutti in paese sapevano dell’indagine anche perché – come emerge dagli atti della Guardia di finanza- la donna a capo dell’ufficio postale di San Tammaro aveva telefonato ai vari clienti chiedendo di mantenere il riserbo sulla vicenda. “Silenzio che però non ha trovato seguito, per fortuna“, continua il sindaco D’Angelo, avvocato penalista di professione.

Il sindaco continua: “Le notizie che arrivavano, certo, erano riservate. Ma come Comune ora che è diventata di dominio pubblico, possiamo ritenerci liberi di agire mettendo a disposizione il settore dei Servizi sociali per coloro che sono rimasti vittime della presunta truffa, le indagini faranno il loro corso, ma un dubbio nasce spontaneo: possibile che nessuno sapesse dei presunti movimenti della direttrice? Doveva scoprirlo un’anziana vittima?“.

La domanda del sindaco si lega a doppio filo al prosieguo dell’inchiesta della Guardia di finanza. “Per ora, aspetteremo il responso della magistratura, ma sicuramente come Comune potremmo possiamo anche pensare di stare accanto ai nostri cittadini dal punto di vista giudiziario“.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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