Rischiano il processo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi Alessandro e Roberto Moniello rispettivamente padre e figlio ritenuti responsabili della morte del barbiere Luigi Izzo.
Omicidio Luigi Izzo, padre e figlio ora rischiano il processo
Izzo fu ucciso nella notte tra il 5 ed 6 novembre 2022 a Castel Volturno nel vialetto di casa in località Scatozza sotto gli occhi della moglie. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere il barbiere è stato assassinato da due persone. È quindi confermata la tesi dei medici legali che depositarono la loro relazione in seguito all’esame autoptico. Come riporta Caserta News.
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Luigi Izzo è stato raggiunto da 6 coltellate, di cui una alla gola e una letale al cuore. Dalle caratteristiche morfologiche delle lesioni i periti hanno stabilito che sono stati utilizzati due mezzi da taglio. Uno con lama da 20 centimetri con 2 margini taglienti, l’altro monolama con un unico margine tagliente e a punta arrotondata. Per i medici legali, quindi, l’utilizzo delle due diverse armi porta a ricondurre la dinamica dell’evento a due aggressori.
Elemento accertato è stata la presenza del sangue della vittima ritrovato sugli indumenti di Roberto Monello. Alessandro Moniello di 49 anni e Roberto Moniello di 27 anni, rischiano il processo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
Ucciso per errore
Da come si apprendere Luigi Izzo è stato ucciso per errore. Il barbiere, la notte del delitto, era uscito di casa per raggiungere il fratello Orlando, rimasto coinvolto in una lite scoppiata in un bar della zona in cui risultano coinvolti anche gli indagati. Quando è poi rientrato a casa sarebbe stato aggredito da Alessandro e Roberto Moniello. Izzo dopo le 6 coltellate è stato trasportato d’urgenza alla clinica Pineta Grande, dove è deceduto a causa della gravi ferite riportate.
