Cronaca

È della provincia di Caserta il camionista che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim

È originario di Dragoni,  in provincia di Caserta il camionista 25enne che ieri, venerdì 18 giugno, ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim

È originario di Dragoni,  in provincia di Caserta il camionista 25enne che ieri, venerdì 18 giugno, ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim, 37 anni, durante uno sciopero all’esterno del magazzino della catena di supermercati LIDL a Biandrate, in provincia di Novara.

È di Caserta il camionista che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim

Il 25enne, che vive a Caserta insieme alla compagna e alla loro bambina, come scrive anche Fanpage, ha passato la notte in carcere e, nelle prossime ore, sarà ascoltato dagli inquirenti, nel corso dell’udienza di convalida del fermo. Come ha precisato la nota catena di supermercati, il giovane non è un dipendente, ma un fornitore esterno.

Cosa sappiamo del sindacalista morto durante un presidio

Ieri mattina, venerdì 18 giugno, il sindacalista italiano di origine marocchina Adil Belakhdim è stato investito e ucciso da un camion mentre stava partecipando a un presidio di lavoratori davanti alla sede logistica di LIDL a Biandrate, in provincia di Novara. Non è chiaro se l’autista del camion si sia accorto di aver investito l’uomo, ma dopo essersi allontanato dal magazzino è stato bloccato in autostrada dai carabinieri, che lo hanno poi interrogato alla caserma di Novara. Nel pomeriggio è stata diffusa la notizia che il conducente, un italiano di 25 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso.

Belakhdim aveva 37 anni, era il coordinatore dei SI Cobas di Novara e stava manifestando assieme a una ventina di addetti alla logistica del magazzino davanti ai cancelli dell’azienda. Secondo le testimonianze dei presenti citate da Repubblica, i lavoratori avrebbero avuto una discussione con l’autista del camion perché il presidio bloccava il passaggio dei mezzi. A quel punto, l’autista avrebbe forzato il blocco, travolgendo e trascinando per una decina di metri Belakhdim, uccidendolo. Al contempo avrebbe urtato anche altre due persone che sono state trasportate in ospedale in condizioni non gravi.

Il presidio

Il presidio era stato organizzato dal sindacato Si Cobas, che chiedeva migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento di livelli contrattuali superiori agli addetti del magazzino di LIDL, la maggior parte dei quali sono di origine straniera. Dopo la notizia della morte di Belakhdim, i sindacati hanno indetto immediatamente due giorni di sciopero dei lavoratori di tutte le aziende del polo logistico per sabato e domenica. La situazione davanti al magazzino di LIDL rimane ancora piuttosto tesa e i manifestanti continuano a bloccare tutti gli accessi sia in entrata sia in uscita.

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